15 Dicembre 2021
Il Museo d’arte della Svizzera italiana MASI di Lugano, nella sede espositiva del LAC, presenta la prima grande mostra monografica di Nicolas Party (Losanna, 1980) allestita in un museo europeo.
La particolarità di questa mostra è la trasformazione che subisce lo spazio contemporaneo del seminterrato del museo con un intervento architettonico, con la formazione di cinque ambienti distinti dedicati ad altrettanti temi ricorrenti nell’opera di Nicolas Party: la natura morta, il ritratto, le vedute rocciose, le grotte e il paesaggio.
Il percorso conduce il visitatore in spazi creati per suggestionare, con soffitti e locali completamente rivestiti di simil marmo bianco e nero realizzati in collaborazione con Sarah Margnetti che creano illusioni ottiche e che contrastano con i colori sgargianti dei grandi murali.
Questo sistema di presentare le opere in un contesto progettato ad hoc, con varchi e coni prospettici che si aprono sui folgoranti dipinti è caratteristico del lavoro di Party, artista che vive e lavora a New York, che si è dedicato ai graffiti per una decina d’anni prima di approdare all’animazione in 3D e all’interazione tra il murale e lo spazio.
In mostra in nicchie più raccolte, sono esposti anche quattro grandi dipinti a pastello raffiguranti edifici diroccati da cui prende il titolo la mostra. Essi sono ispirati ad altrettante opere del pittore svizzero di fine ‘800 Arnold Boklin, tra i principali esponenti del simbolismo.
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