13 Ottobre 2020
La Nadef indica "uno scenario prudente, con la stima di una contrazione del Pil del 9% nel 2020. La vera sfida da affrontare perché le stime possano essere sorpassate consiste nel contenimento del virus. Riteniamo che le misure di monitoraggio e di contrasto dell'epidemia unite all'attenzione e alla cautela da parte di tutti noi e la capacità di dispiegare una rete di protezione economico sociale come quella finora messa in campo consentiranno di limitare ricadute negative sull'attività economica". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, nel corso dell'audizione sulla Nadef, la Nota di aggiornamento al Def, di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
"Il nostro -9% si basa su una riduzione della crescita nel quarto trimestre - ha aggiunto il Ministro - e quindi già sconta un aumento dei contagi che noi davamo per scontato in autunno. Nello scenario peggiore è incorporato un aumento molto forte dei contagi con restrizioni in Europa molto marcate, che oggi non è lo scenario più probabile, e in quel caso la nostra stima è -10,5%. Le nostre informazioni ci dicono che comunque la prospettiva di una diffusione dei vaccini abbastanza ampia entro la prima metà dell'anno prossimo è molto alta".
La riforma fiscale sarà messa in campo in un orizzonte "triennale attraverso una legge delega che si raccorda alla riforma strettamente connessa - ha aggiunto il Ministro - che intendiamo adottare già a partire dal 2021" cioè l'assegno unico per i figli. "Stiamo approfondendo in raccordo con il percorso parlamentare della legge delega le modalità e i tempi per l'assegno unico universale".
"Il modulo principale della riforma fiscale, ovvero quello relativo alla riforma dell'Irpef, vogliamo che sia operativo a partire dal primo gennaio 2022". Così ancora il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.
"Ci sono stime dell'impatto delle riforme strutturali sul medio-lungo periodo: le riforme considerate, se efficaci, possono innalzare il Pil a fine periodo, nel 2026, di oltre due punti percentuali. Tuttavia per prudenza non abbiamo incluso questo effetto nelle nostre stime", ha spiegato ancora il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, risponendo alle domane nel corso dell'audizione sulla Nadef.
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