11 Settembre 2020
Mezzo milione di posti di lavoro in fumo in soli tre mesi. E' quanto rivela l'Istat nel Report sul mercato del lavoro. Dal lato dell’offerta si evidenzia che, nel secondo trimestre del 2020, il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali (-470 mila, -2,0%), dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti. Rispetto al secondo trimestre 2019 invece, il numero di occupati scende di 841 mila unità (-3,6% in un anno). Il calo più consistente riguarda soprattutto i dipendenti a termine (-677 mila, -21,6%). Continuano a diminuire gli indipendenti (-219 mila, -4,1%) a fronte di un lieve aumento dei dipendenti a tempo indeterminato.
Il tasso di disoccupazione nel II trimestre è in calo all'8,3. Lo riferisce l'Istat che riporta anche le ragioni. Il dato è dovuto all'aumento del numero degli inattivi. Il calo rispetto al I trimestre 2020 è del -0,9%, rispetto al secondo trimestre 2019 del 2% ed è legato all’incremento – congiunturale e tendenziale – del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. I dati provvisori del mese di luglio 2020 indicano tuttavia la ripresa del tasso di disoccupazione e il calo di quello di inattività. Il tasso di inattività è nel secondo trimestre pari al 37%, in calo del 2% rispetto al primo trimestre e del 3,6% in confronto al secondo trimestre 2019. In valore assoluto, sono 14.183.000 gli inattivi tra i 15 e i 64 anni nel II trim, (1 milione 310 mila in più in un anno, +10,0%).
In calo le persone che pur non avendolo hanno rinunciato a cercare un lavoro. L'Istat rileva che nel II trim, nel confronto annuo, prosegue con maggiore intensità la riduzione del numero di persone in cerca di occupazione (-647 mila in un anno, -25,4%).
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