12 Ottobre 2020
Luigi de Magistris (fonte foto LaPresse)
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si prepara ad terminare il suo mandato alla guida della città dopo 10 anni. De Magistris, leader della “rivoluzione arancione” con cui ha conquistato la guida della città nel 2011, ha dichiarato che la sua erede alle elezioni di primavera 2021 dovrà essere Alessandra Clemente, attuale assessora ai Giovani e titolare della delega alla Polizia Municipale.
Clemente ha fatto parte della giunta de Magistris negli ultimi 8 anni, dato di per sé sorprendente visto che, nel corso dei suoi due mandati, il sindaco ha cambiato 34 assessori. La madre di Alessandra Clemente è stata vittima di una sparatoria della camorra, nella quale perse la vita nel 1997.
In merito alla candidatura di Clemente per le comunali, de Magistris si è espresso in questa maniera: “Ho ritenuto che Alessandra Clemente potesse essere la persona in questo momento utile per aprire un ragionamento con la città, al nostro interno, con la nostra maggioranza, con chi ha fatto il viaggio insieme a noi, con la città, con i partiti, con tutti. Credo che questo sia il metodo giusto”. Soffermandosi poi sull’operato della sua amministrazione, de Magistris ha tenuto sottolineare come sia stata un’esperienza “unica in Italia”, pronta comunque a continuare a lavorare per il bene della città anche senza il leader che per dieci anni ha tenuto insieme la coalizione.
La scelta di nominare unilateralmente Clemente a sindaco di Napoli ha tuttavia ricevuto la bocciatura di Sandro Ruotolo, senatore eletto a Napoli grazie ad un accordo tra il PD e DemA, il movimento lanciato da de Magistris. Una curiosità risiede nel fatto che Ruotolo sia lo zio della stessa Clemente. Il senatore ha dichiarato in un’intervista a Radio Crc che ““Il candidato sindaco deve essere un nome che unisce e così si parte col piede sbagliato. È il metodo che non va, uno prima decide che tipo di città e poi la società civile con le forze politiche che sostengono l’attuale maggioranza di governo provano a fare un progetto per Napoli.”
Napoli si prospetta essere infatti un terreno di scontro in seno all’attuale maggioranza di governo. Il patto di cui si discute tra PD e MoVimento 5 stelle per arginare il blocco di centrodestra alle comunali 2021 rischia di arenarsi proprio a Napoli. I dem locali, guidati dal Presidente della regione Campania De Luca, dovranno per forza di cose dialogare con i 5 stelle. Ecco quindi che de Magistris, giocando d’anticipo, ha voluto dimostrare quanto la sua esperienza da indipendente alla guida di Napoli non terminerà con la fine del suo mandato, ma è anzi pronta a continuare per i prossimi cinque anni.
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