18 Agosto 2020
Polizia (fonte LaPresse)
Dopo l'incidente nella galleria della Messina-Palermo, Viviana Parisi si allontanava a piedi con il figlio Gioele di 4 anni "agitata e impaurita" con un atteggiamento "protettivo". "Vieni fuori in quel momento la fragilità della donna" ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo: la donna soffriva di un disagio psichico tra manie di persecuzione e deliri mistici ed era seguita da uno specialista. La dj, durante il lockdown, aveva avuto momenti difficili e, a causa di una scarsa lucidità, era convinta che le volessero portare via il figlio.
Ieri il supertestimone, un imprenditore nel nord in quei giorni in vacanza in Sicilia con la famiglia, ha dichiarato che il piccolo Gioele era vivo, in braccio alla madre e non presentava lesioni. Dopo 15 giorni si cerca ancora il bambino; la polizia si sta servendo di droni e cani molecolari.
Il magistrato non esclude nessuna pista: una condizione di malessere e vulnerabilità alimenta l'ipotesi dell'omocidio-suicidio, ma il procuratore Cavallo ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e sequestro di persona. Oggi, martedì 18 agosto, in prefettura un nuovo vertice con i pm e le forze dell'ordine impegnate nelle ricerche che, senza interruzione sono proseguite partendo dalla zona in cui è stato ritrovato il corpo della donna fino a coprire un'area estesa circa 500 ettari in un territorio piuttosto insidioso.
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