23 Giugno 2020
Sono 52 le misure cautelari disposte dal gip nel blitz denominato "Camaleonte": una vasta operazione antimafia coordinata dalla Procura Distrettuale etnea a catania contro il clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. Molte delle persone delle persone raggiunte dal provvedimento cautelare sono già in carcere per altre cause. Coinvolti anche le mogli e i figli dei boss della famiglia.
Sono in corso perquisizioni e sequestri di beni nel capoluogo etneo. Delle 52 misure disposte, 44 sono di custodia cautelare in carcere, per due persone sono previsti i domiciliari e per le rimanenti sei l'obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanarsi dall'abitazione tra le ore 22 e le ore 7.
“L’operazione 'camaleonte' che oggi a Catania ha portato all’arresto di 50 appartenenti al clan Cappelli-Bonaccorsi, è un’altra vittoria dello Stato contro le mafie. Un plauso e un ringraziamento vanno ai magistrati della Dda di Catania e allo Scico". Così il vice presidente dei senatori del Pd, Franco Mirabelli, capogruppo dem in commissione Antimafia. "Ma soprattutto - aggiunge - dobbiamo ringraziare per il coraggio gli imprenditori che hanno denunciato i tentativi di estorsione, che hanno avuto fiducia nello Stato e dato un esempio importante in una terra in cui le mafie vorrebbero continuare a lucrare sulla paura e l’omertà. Quello di oggi è un nuovo importante segnale che dimostra che lo Stato è più forte e sa stare a fianco dei cittadini onesti”.
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