04 Giugno 2020
E' di 15.114 vittime il bilancio del mese di marzo sui decessi per Coronavirus in Italia. Lo rivela l'ultimo aggiornamento del Rapporto sull'impatto dell'epidemia Covid-19 sull'eccesso di mortalità in Italia realizzato da Istat e Istituto superiore di sanità (Iss).
"Dal 20 febbraio al 30 aprile 2020, si sono verificati 28.561 decessi in persone positive al Covid-19" emerge dal rapporto, che precisa: "Di queste 15.114 (53%) sono decedute entro il mese di marzo (il picco si è raggiunto il 28 marzo) e 13.447 (47%) nel mese di aprile". "Il continuo aggiornamento dei dati da parte delle Regioni - viene sottolineato - ha permesso di recuperare, ulteriori 790 decessi (15.114 rispetto ai 14.324) avvenuti a marzo ma comunicati successivamente alla data di aggiornamento della base dati oggetto del primo Rapporto del 26 aprile".
In Italia nel mese di aprile "contemporaneamente alla diminuzione dei casi e dei decessi Covid-19 si riduce la mortalità per il complesso delle cause. A livello nazionale - spiega il Rapporto - i decessi totali scendono da 80.623 di marzo a 64.693 di aprile e la stima dell’eccesso di mortalità passa da un aumento medio del 48,6% di marzo (26.350 decessi in più nel 2020 rispetto alla media 2015-2019) al 33,6% di aprile (16.283 decessi in più). A diminuire è proprio la mortalità delle province ad alta diffusione".
Con la diminuzione dell’eccesso di mortalità nel mese di aprile "aumenta la quota spiegata dai decessi Covid-19 - aggiunge il report - mentre a marzo dei 26.350 decessi stimati in eccesso il 54% è stato riportato dalla sorveglianza integrata (14.420), nel mese di aprile dei 16.283 decessi in eccesso l’82% è riportato dalla sorveglianza (13.426)".
La riduzione della quota di eccesso di mortalità totale non spiegata dal Covid-19 "è un risultato molto importante documentato nel Rapporto. Con i dati oggi a disposizione si possono solo ipotizzare due possibili cause: è aumentata la capacità diagnostica delle strutture sanitarie e quindi sono stati diagnosticati in maniera più accurata i casi di Covid-19; è diminuita la mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero nelle aree maggiormente affette. Quest’ultima componente - viene spiegato - infatti migliora man mano che si riduce la pressione sui sistemi sanitari".
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