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Meloni in Tunisia: "Sostegno a 360 gradi su bilancio e sviluppo. Obiettivo è frenare l'ondata migratoria"

L'obiettivo è aiutare la Tunisia, per provare a porre rimedio all'ondata migratoria. La premier "pronta a tornare con von der Leyen".

06 Giugno 2023

La premier italiana e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni ha fatto visita in Tunisia nella giornata di martedì 6 giugno 2023. Ad accoglierla all'aeroporto, la premier Najla Bouden. Meloni ha incontrato poi anche il presidente della nazione africana, Kais Saied. In agenda anche un colloquio con Bouden. L'obiettivo dichiarato di Giorgia Meloni è quello di aiutare la Tunisia, cercando di frenare l'ondata di migranti in arrivo sulle nostre coste.

Meloni in Tunisia: "Obiettivo è frenare l'ondata migratoria"

"La Tunisia è in una situazione molto delicata, rischia un default finanziario e se venisse giù il governo tunisino potremmo vivere uno scenario preoccupante", ha paventato la premier. "È uno scenario sul quale stiamo lavorando. È un lavoro che si fa a livello internazionale. Nessuno può pensare di fermare da solo il vento con le mani", continua Meloni.

"In questo periodo di difficoltà del quadro internazionale e anche per la Tunisia, per tutta la regione, ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell'Italia a 360 gradi, il sostegno al bilancio tunisino, l'apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo, partendo dalla piccole e medie imprese fino ai temi legati al settore agroalimentare", ha affermato Giorgia Meloni dopo l'incontro con il capo dello Stato, Kais Saied.

Questo "è un ulteriore impegno che si aggiunge ai numerosi progetti di cooperazione italiana nel Paese, che ammontano a circa 700 milioni di euro nel loro complesso", ha aggiunto Meloni, che si è detta "dispobibile a tornare con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen".

Meloni a colloquio con il presidente Saied

"Sono stata molto contenta di un lungo e proficuo colloquio con il Presidente Saied", ha principiato Meloni nel punto con la stampa. "È una visita istituzionale molto importante, quella che abbiamo voluto organizzare oggi tra Italia e Tunisia. Sono due nazioni storicamente legate, sono due nazioni amiche, sono due nazioni che hanno legami molto antichi e che devono saper cooperare insieme sempre di più, sempre meglio, così come noi intendiamo fare. La stabilizzazione del quadro politico e di sicurezza, la crescita l'Italia e perché si possa insieme raggiungere potenziali che sono straordinari dal nostro punto di vista".

E ancora: "In questo che è sicuramente un periodo di difficoltà del quadro internazionale, che è un periodo di difficoltà anche per la Tunisia, per tutta la regione, io ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell'Italia a 360 gradi, sostegno ad esempio al bilancio, l'apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo partendo dalla piccola e media impresa fino ai temi legati al settore agroalimentare e un ulteriore impegno che si aggiunge ai numerosi progetti di cooperazione italiana nel Paese che ammontano circa 700 milioni di euro nel loro complesso e focalizzano l'attenzione sui settori prioritari per lo sviluppo e quindi l'agricoltura, l'istruzione, la formazione professionale, la sanità, i servizi di
base".

"Nel pieno rispetto della sovranità tunisina ho raccontato al presidente Sayed degli sforzi che un Paese amico come l'Italia sta facendo per cercare di arrivare a una positiva conclusione dell'accordo, dell'intesa con il Fondo Monetario Internazionale che resta fondamentale per un rafforzamento e una piena ripresa del Paese", ha continuato Giorgia Meloni. "Noi abbiamo portato avanti un'azione di sostegno alla Tunisia nei negoziati con il Fondo Monetario Internazionale sia a livello di Unione Europea, sia a livello di G7 con un approccio pragmatico, perché pragmatico deve essere l'approccio. E anche a livello Europea, l'Italia si è fatta portavoce di un approccio concreto per aumentare il sostegno alla Tunisia sia nel settore del contrasto alla tratta di esseri umani e dell'immigrazione illegale ma anche per un pacchetto di sostegno integrato, un pacchetto di finanziamenti e di opportunità importanti.

Scambi commerciali tra Tunisia e Italia

"Nel 2022 il nostro interscambio commerciale ha superato i 7 miliardi di euro", ha ribadito Giorgia Meloni. "L'Italia è il primo partner della Tunisia e questo anche grazie alla presenza stabile di oltre 900 imprese che operano in Tunisia. Continuiamo in modo decisivo a crescere gli investimenti e le opportunità di piego nel Paese, c'è una grande occasione di sviluppo nel rapporto tra Italia e Tunisia che dal nostro punto di vista è data dal settore energetico, la cooperazione in
materia energetica tra Italia e Tunisia che si rafforza grazie al cavo sottomarino di collegamento elettrico.

"Nell'insieme delle nostre relazioni bilaterali il nostro lavoro è molto importante anche in tema di contrasto alla migrazione irregolare, è un fenomeno che tocca ugualmente tanto Tunisi quanto Roma, noi abbiamo convenuto con il Presidente Saied che è fondamentale rafforzare la cooperazione in questo ambito".

L'Ue: "Cruciale visita di Meloni a Tunisi"

"Dopo la mia missione" in Tunisia ad aprile "abbiamo visto una diminuzione significativa di arrivi. Ovviamente non sappiamo se questo sia sostenibile ed è importante andare avanti", ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. "So che la premier Meloni è oggi in Tunisia e penso che questo sia assolutamente cruciale. L'Italia sta giocando un ruolo estremamente importante e costruttivo rispetto alle relazioni e all'importanza di lavorare da vicino con la Tunisia. Quindi accolgo il fatto che Commissione e Italia siano stretti alleati nel rafforzamento della cooperazione con la Tunisia".

"La Tunisia è un partner chiave, lo è stato per lungo tempo, ed è importante che aumentiamo la nostra cooperazione con la Tunisia. Abbiamo visto dall'inizio dell'anno fino ad aprile un aumento di arrivi irregolari dalla Tunisia all'Italia 10 volte superiore. Questo non è sostenibile. Per questo sono andata il 26 aprile a Tunisi, dopo il Ramadan, e ho avuto una discussione e negoziati molto positivi col governo tunisino e abbiamo concordato una dichiarazione congiunta, incluso un piano d'azione operativo contro il traffico, ma anche percorsi legali, rientri volontari dalla Tunisia ai Paesi di origine", ha ricordato.

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