20 Novembre 2025
Alberto Busetto, CEO & GM Generali jeniot, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione della presentazione del report "Influenza della distrazione da smartphone alla guida”, realizzato da Generali jeniot e Automotive Safety Center Guida Sicura Quattroruote sull’impatto reale dell’utilizzo dei dispositivi mobili.
Quanto tempo ci distraiamo al cellulare?
La rilevazione ingegneristica di questo dato è impietosa. Noi il 60% del tempo in cui siamo impegnati a rispondere a un sms o WhatsApp o impostare un navigatore, non stiamo guardando la strada. Questo si traduce nel fatto che a una velocità stradale percorriamo più di 200 metri come se fossimo bendati. Questo ha un impatto potenzialmente dirompente sulla sicurezza e questo l'abbiamo misurato in modo oggettivo.
Quali sono le misure che adottate per contrastare questi dati?
Quello che emerge in modo chiaro da questo studio è che la percezione che abbiamo della pericolosità e della sicurezza molto diversa dalla realtà. Noi pensiamo di distrarci per un secondo o due e ci distraiamo per più di 6 secondi, pensiamo di non fare niente di sbagliato, ma nel 60% dei casi invadiamo la corsia opposta o diciamo non siamo perfettamente all'interno della nostra carreggiata. Questo è un riflesso della distorsione della nostra percezione. Per lavorare sulla percezione bisogna lavorare sul comportamento e quindi il comportamento passa dalla sensibilizzazione, dall'educazione e dalla possibilità di far toccare con mano le conseguenze negative di un comportamento scorretto.
I dati sono più negativi per gli under 30?
Ma in realtà no. I dati ci dicono che tutto sommato le alterazioni di percezione sono abbastanza trasversali, non hanno genere o età e quindi l'importanza di conoscere, di capire e di essere responsabilizzati quando siamo al volante è una responsabilità che avremo ancora per molti anni.
Oggi è stato presentato un simulatore. Me ne può parlare?
Come abbiamo visto, la percezione e il comportamento sono la chiave per ridurre rischi e impatti sociali, non c'è nulla di più forte che provare con mano, vivere personalmente un'esperienza di distrazione al volante. Ovviamente con il simulatore di guida. Questo si può fare senza rischi per nessuno. Però io vi assicuro che provare un'esperienza, pur simulata, di un incidente sulla strada, come ad esempio investire un pedone, è un qualcosa che ti resta dentro e che la prossima volta ti fa riflettere sul tirare fuori il telefono quando suona.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia