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Megale (Questura di Milano): "La sicurezza è migliorata, 50 arresti e oltre 540 rimpatri effettuati, ma la percezione resta influenzata da un’iper-rappresentazione mediatica"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Bruno Megale, Questore di Milano: "Stiamo concentrando gli sforzi sul fenomeno dei 'maranza' con un aumento significativo degli arresti e dei rimpatri; con l’avvicinarsi delle Olimpiadi, la sicurezza è sicuramente una priorità elevata"

14 Aprile 2025

Bruno Megale, Questore di Milano, in occasione della Colazione organizzata in suo onore dall'Associazione Milanese Amici della Lirica, è stato intervistato da Il Giornale D'Italia

Ci può dare un bilancio della situazione della sicurezza nei diversi quartieri di Milano?

"Credo che la situazione stia ampiamente migliorando. Ci sono alcuni settori su cui ci stiamo concentrando particolarmente, soprattutto in quei quartieri dove si avverte una percezione di insicurezza. Stiamo lavorando in modo specifico sul cosiddetto fenomeno dei 'maranza', che desta particolare allarme tra la popolazione e la recente operazione che ha portato all’arresto di 50 persone ha offerto una fotografia chiara di questo fenomeno. Si tratta per lo più di giovani stranieri, con un’età compresa tra i 16 e i 20 anni, dediti a una serie di reati di natura predatoria. Su questo fronte riceviamo pressanti richieste da parte della cittadinanza per una maggiore presenza nelle zone più sensibili, in alcuni quartieri e in siti turistici. Stiamo lavorando molto e i risultati finora sono molto confortanti."

In termini di risultati numerici, questo miglioramento come si posiziona?

"Guardando ai risultati numerici, quest'anno abbiamo fatto un ottimo balzo in avanti, sia per quanto riguarda il numero degli arresti, che è significativamente aumentato rispetto agli anni passati, sia per quanto riguarda i rimpatri. Abbiamo effettuato più di 540 rimpatri di persone irregolari o comunque colpite da provvedimenti di espulsione, quasi due al giorno, il che rappresenta un segnale particolarmente importante. Bisogna tener presente che a Milano ci sono oltre 500.000 stranieri residenti, la gran parte dei quali sono ben integrati e lavorano, quindi, dobbiamo concentrare gli sforzi su quelle sacche di illegalità che, purtroppo, coinvolgono spesso giovani stranieri."

Nonostante i progressi, perché secondo lei continua a persistere questa sensazione di insicurezza, specialmente in alcuni quartieri di Milano?

"Credo che la città sia profondamente cambiata, negli ultimi anni ha registrato un boom turistico, un aumento delle presenze di immigrati e una forte affluenza di studenti. Questa grande mobilità sul territorio genera, in parte, sentimenti di insicurezza, perché sono aumentati alcuni tipi di reati da strada che colpiscono maggiormente determinate categorie di persone, come i turisti e gli studenti. Questo può creare un clima di insicurezza generale, anche se, analizzando i dati in concreto, vediamo che i reati sono in calo e i risultati investigativi sono molto confortanti. Probabilmente, però, c'è anche un'iper-rappresentazione mediatica di queste notizie, che vengono continuamente rilanciate, alimentando così un diffuso senso di insicurezza."

Secondo lei, l'inserimento di postazioni fisse in diversi quartieri di Milano, come ad esempio alle Colonne di San Lorenzo, potrebbe contribuire ad aumentare il senso di sicurezza nei cittadini?

"Sicuramente, l’aumento delle forze di polizia contribuisce ad aumentare la percezione di sicurezza, tuttavia il problema di Milano è che non è più come una volta quando c'erano tre o quattro posti principali legati alla 'movida' e bastava posizionare una postazione fissa. Oggi ogni angolo di Milano è diventato un luogo di movida, quindi non è possibile presidiare tutti i luoghi in modo fisso e ci sono alcuni luoghi che hanno priorità. Ad ogni modo la Polizia di Stato, mediamente, effettua circa 170-180 pattuglie al giorno, con non meno di 50 pattuglie per turno, quindi abbiamo fatto un investimento molto importante sulla presenza sul territorio."

In vista dei prossimi grandi eventi che ospiterà la città di Milano come vi state organizzando e quali sono poi le vostre priorità?

"Le valutazioni in vista dei prossimi grandi eventi passano attraverso il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto. È un tavolo condiviso tra tutte le forze di polizia, il Prefetto, il Questore e gli altri organi di polizia, dove vengono analizzate e messe a fattor comune tutte le problematiche legate alla sicurezza. Ora, con l’avvicinarsi delle Olimpiadi, la sicurezza è sicuramente una priorità elevata."

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