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La Femina (Toyota Insurance):"Nel 2024 crescita del portafoglio; la vera sfida portare l'AI nel settore assicurativo"

Il Giornale D'Italia ha intervistato Mario La Femina, CEO Toyota Insurance Services:"Partnership con Mind Foundry, uno spin-off della facoltà di Intelligenza Artificiale dell'Università di Oxford"

22 Novembre 2024

Mario La Femina, CEO Toyota Insurance Services, in occasione dell'evento Italian Insurtech Summit 2024, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Quali sono i dati di chiusura di Toyota Insurance di quest'anno?

"I dati di chiusura precisi non si dicono, ma possiamo dire che è stato un anno migliore rispetto al precedente per due motivi. Il primo è la crescita del portafoglio, che ci dà grande fiducia per il futuro. Il secondo è l’assenza di eventi catastrofali rilevanti per il mercato assicurativo. Ad esempio, per le auto, la grandine crea più danni rispetto alle inondazioni, e da questo punto di vista l’anno è stato meno pesante".

In che modo l’intelligenza artificiale sta trasformando Toyota Insurance e quali vantaggi sta offrendo?

"Per il momento, l’intelligenza artificiale non sta cambiando molto, nonostante se ne parli tanto. Tuttavia, nella pratica, siamo ancora fermi alle chatbot. Abbiamo comunque una partnership con una società chiamata Mind Foundry, uno spin-off della facoltà di Intelligenza Artificiale dell'Università di Oxford. Questo è un progetto captive, è nostro, e stiamo portando avanti diverse iniziative. Non si tratta di progetti a lungo termine, ma di iniziative che stiamo realizzando già nel 2024".

Quali sono le prospettive future dell’intelligenza artificiale all’interno di Toyota Insurance e quali benefici potrà apportare?

"Questa è una domanda aperta, e la risposta lo è altrettanto. Credo che l'intelligenza artificiale sia un po' come il personal computer negli anni '70, o meglio negli anni '80, per chi c'era e faceva le tesi. All'inizio ci si chiedeva: "Perché comprarlo? Mi basta la macchina da scrivere." Poi, invece, si è scoperto che si potevano fare molte più cose. Lo stesso accade oggi con l'intelligenza artificiale: la vera sfida non saranno i grandi sistemi già esistenti, ma portarla sulle scrivanie di ogni singolo dipendente". 

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