Buzzella (Green Oleo): "Siamo azienda storica fondata nel 1900 dal papà di Mina, sostenibilità nel DNA; quotazione rivoluzione copernicana"

Beatrice Buzzella, Presidente e Amministratore delegato di Green Oleo, in occasione della Presentazione dell'XI Edizione dell'Osservatorio ECM Euronext Growth Milan con IRTOP Consulting, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Se le piace il mondo ESG, allora noi siamo l'azienda giusta. Siamo ESG in quanto acquistiamo ciò che è scarto delle aziende alimentari e riusciamo in seguito dei processi chimico meccanici ad arrivare a dei prodotti che hanno degli impieghi molto nobili come la cosmesi. Infatti, facciamo ingredienti per cosmesi partendo da quello che si chiama upcycling, quindi partiamo da scarti di lavorazione, arriviamo poi a prodotto finito. Facciamo anche vasi per lubrificanti che servono proprio per la lubrificazione, in un'ottica anche di minore inquinamento, perché partendo da fonti rinnovabili e poco inquinanti, hanno proprio la finalità di inquinare meno"

Quindi sostenibilità punto cardine.

"Sì, assolutamente. Noi siamo un'azienda storica che è nata addirittura agli inizi del 1900 e il fondatore dell'azienda era il papà di Mina, la cantante. Sì, perché Mina è originaria di Cremona, ha fondato questa azienda e partiva dalle ossa degli animali. Perché Cremona è una zona agricola dove ci sono allevamenti di animali. Usavano le ossa per poi fare dei prodotti completamente diversi da quelli che facciamo adesso. Quindi ecco, è proprio nel nostro DNA"

La vostra esperienza di quotazione. 

"Si tratta di una rivoluzione copernicana; un'azienda familiare che si quota deve accettare il fatto di mettersi in gioco perché tutte le proprie logiche vengono stravolte, anche se naturalmente in un'ottica di crescita. È abbastanza challenging decidere di quotarsi, però fa crescere molto anche già durante i primi incontri con gli investitori. Uno capisce che deve proprio fare un passo e pensare in maniera completamente diversa rispetto al giorno precedente, quindi è un'esperienza di grande crescita"

Quando è iniziato questo passo e perché avete deciso di iniziare su questo sentiero?

"Abbiamo cominciato a pensare di quotarci all'inizio del 2023 e l'obiettivo era naturalmente la crescita, cioè puntavamo a fare un'acquisizione, quindi una crescita per linee esterne di un'azienda che fosse abbastanza grande. Pensavamo di raccogliere molto. In realtà abbiamo beccato un'ondata un po' negativa, in cui c'è stato un accorciamento, e siamo partiti con un interesse incredibile da parte degli investitori proprio per la nostra natura. E poi man mano che il percorso proseguiva, abbiamo visto che invece cominciavano a tirarsi indietro per l'assenza di liquidità quindi eravamo anche in dubbio se andare avanti nella quotazione. Poi alla fine abbiamo scelto di farlo, un po' anche perché c'era l'aspettativa delle persone che lavoravano in Green è per essere un'azienda più attrattiva, più sulla bocca di tutti. Abbiamo detto 'il business è quello giusto, crescerà', dunque andiamo avanti nonostante tutto."

E ad oggi come sta andando?

"Ad oggi è ancora un pò turbolento. Il Mercato e la scarsa liquidità, si sente ancora. Siamo ancora fiduciosi, naturalmente, che trovando il target giusto possa cambiare. Però è un po' un problema di mercato, un mercato in cui c'è ad oggi scarsa liquidità e quindi anche noi ne risentiamo, come gli altri, perché tutte le volte che mi confronto non è un giudizio solo su di noi, è proprio un problema relativo a questo mercato"

Ottimista quindi?

"Si, siamo ottimisti. L'imprenditore non può essere pessimista perché altrimenti non potrebbe buttarsi essendoci molti rischi in ogni percorso. Bisogna avere la giusta visione e andare avanti"