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Vistalli (Cassa Lombarda): "100 anni di storia e risultati '23 al record storico, con leadership nel wealth management; target '24 digitalizzazione e allargamento territoriale"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Paolo Vistalli, Amministratore delegato e Direttore generale di Cassa Lombarda: "Nel '23 abbiamo spento 100 candeline; nell'aria possibili acquisizioni"

27 Gennaio 2024

Paolo Vistalli, Amministratore delegato e Direttore generale di Cassa Lombarda, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Cassa Lombarda è un piccolo gruppo internazionale, a capo del quale vi è una famiglia di origini italiane, anche se poi nelle generazioni i suoi rappresentanti si sono sparpagliati un po' per il mondo. La nostra capogruppo è una banca svizzera che si chiama PKB Private Bank e che svolge lo stesso lavoro che svolge Cassa Lombarda in Italia. Noi ci occupiamo di private banking, quindi seguiamo i patrimoni finanziari dei nostri clienti come primo scopo cercando di sviluppare attorno a questi un approccio cosiddetto olistico, che quindi guarda il complesso della sfera dei loro interessi, che sono quelli della famiglia, dell'azienda, del passaggio generazionale, del proprio patrimonio finanziario o di come fare a mantenere un futuro sereno anche per i loro figli. Questo è un po il mondo che costruiamo da banca personale privata specializzata indipendente, che non deve vendere dei prodotti ma che presta dei servizi e cerca di creare un valore aggiunto ai propri clienti. Questo è un po' il DNA del nostro gruppo".

Punto centrale del DNA anche il wealth management

"Sì assolutamente, proprio la genesi, il core business della nostra banca. Noi siamo una banca che quest'anno, come sapete perché anche voi eravate presenti, ha festeggiato i 100 anni della propria storia. Nell'anno di fondazione, il 1923, si parlava di banca; oggi si parla di Wealth management, quindi di private banking, di asset management, di centralità del cliente e, come dicevo prima, di servizi specializzati al cliente. Questa è una delle caratteristiche per mantenere indipendenza e quindi servizio e grandi competenze professionali, unite poi oggi a due grandi filoni che rappresentano l'evoluzione in prospettiva: la tecnologia da un lato e la sostenibilità dall'altro".

E poi c'è anche tutto il filone assicurativo e in cui rientra l'accordo con Zurich.

"ll filone assicurativo è uno dei filoni che fa capo a questo tema; lo vediamo un po' tutti i giorni che i rischi continuano a crescere, quindi la protezione è sicuramente finanziaria ma è una protezione anche nei rischi più complessivi che riguardano l'impresa, la persona, la salute, la previdenza, il passaggio generazionale. Noi abbiamo un'architettura aperta, abbiamo sviluppato quindi diciamo accordi o possibilità di accedere a soluzioni con molti intermediari. Abbiamo creato una partnership specifica con Zurich perché come noi sono un gruppo internazionale loro molto più grosse di noi perché hanno un'anima svizzera come noi e e perché hanno prodotti di alta qualità quindi abbiamo condiviso una filosofia di approccio al cliente".

Il 2023 è stato per Cassa Lombarda un anno molto importante: l'anno delle 100 candeline. Com'è andato?

È sicuramente presto per dare i numeri, ma in generale il 2023 è stato un anno molto buono, un anno nel quale alcuni risvolti di un contesto delicato come quello bellico o quello della ripresa inflattiva, e quindi la salita dei tassi di interesse, evidentemente danno qualche qualche vantaggio e opportunità al mondo bancario. Noi siamo una realtà centrata sulla asset management, ma siamo una banca, quindi questo contesto è stato favorevole per i clienti rispetto al 2022. Dunque un anno molto incerto dal punto di vista socio-politico-economico, ma favorevole dal punto di vista finanziario e quindi anche per la banca. Lo possiamo dire: chiuderemo forse il migliore esercizio nella storia, almeno in quella recente della banca e quindi degli ultimi decenni, e questo è sicuramente nell'anno del centenario un buon punto su cui continuare a investire". 

Proprio in virtù di questo sviluppo dunque ora occhi puntati sul 2024; quali sono i target per quest'anno?

"Il primo obiettivo per noi è quello di crescere in modo equilibrato e sostenibile. Il nostro è un business di medio lungo-termine, un business che si basa sulla fiducia dei propri clienti, si basa sulla professionalità, la competenza e quindi tutti i valori che generano i loro effetti nel tempo. Per questo, come dicevo prima, stiamo investendo in sviluppi tecnologici, in competenze interne, stiamo investendo molto sulla qualità dei servizi e sull'identificazione di nuove opportunità di investimento che rispondano all'evoluzione del contesto socio-economico. Stiamo lavorando anche perché l'azienda mantenga sempre anche una funzione sociale. Quindi da un lato siamo attenti ai temi della sostenibilità, dall'altro lato guardiamo anche con attenzione a strumenti di investimento che, soprattutto in un contesto come quello italiano, fatto di tante piccole e medie imprese, veicoli il risparmio privato verso il mondo dell'impresa e aiuti tutto il sistema a crescere. Questa è un po' la nostra direzione di marcia.

Per entrare nello specifico, dal punto di vista tecnologico quello che stiamo facendo è sviluppare sempre di più la customer journey, quindi il viaggio, il percorso del nostro cliente. Noi consideriamo sempre il rapporto umano centrale nel nostro mestiere, ma lo strumento tecnologico può renderlo ancor più fruibile eliminando le barriere, in primis quelle geografiche, per arricchire di contenuti. Stiamo per questo lavorando su tool proprietari che attraverso un'app rendano il percorso del nostro cliente molto più snello, veloce, ma anche ricco di contenuti e maggiormente funzionale anche togliendo un po' di quella burocrazia che nel nostro mestiere è un dato di fatto.

Dal punto di vista della sostenibilità, stiamo varando delle iniziative che partono da un presupposto: non fare marketing e fare sostanza, fare magari poche cose piccole ma sostanziali. Una cosa che stiamo pensando, per esempio, è semplicemente una giornata etica al mese. Cerchiamo quindi di organizzare un giorno al mese nel quale i nostri dipendenti possano, al di là dello smart working e di altri fattori che oramai fanno parte della vita di noi tutti quotidianamente, avere globalmente, a livello di tutta la banca o di gran parte della banca, una giornata che assieme a un giorno di vacanza delle scuole, piuttosto che a situazioni particolari, sancisca questa attenzione alla famiglia. Questo è un esempio di sostenibilità sociale; per quanto riguarda quella ambientale invece, anche noi, come tutti, nel nostro piccolo, stiamo cercando di arrivare ad essere sempre meno consumatori di energia elettrica. Per esempio, tutta la luce che oggi si vede qui, è certificata da fonti sostenibili, quindi noi non compriamo energia da fonti carbon fossili. Chiaramente poi la sostenibilità sta anche nel suggerimento agli investimenti ai nostri clienti.

Avete acquisizioni in programma nel 2024?

"Quello che noi guardiamo seriamente in modo equilibrato è pensare che la crescita per linee esterne debba avvenire salvaguardando gli interessi di tutti gli stakeholder che girano attorno all'azienda, che sono i clienti, che è la proprietà, gli azionisti, e sono i dipendenti. Quindi ogni ricerca di crescita anche per linee esterne per noi deve trovare l'equilibrio di tutti gli stakeholder. Questo la rende forse più complessa. Sì, diciamo che come tutti questo è un business di scala. Noi stiamo cercando di aumentare la nostra scala mantenendo i nostri valori e l'attenzione ai nostri stakeholder. La verità è che non c'è già qualcosa di concreto ma ci stiamo guardando intorno, però credo che il nostro sarà un business che nei prossimi anni avrà un'evoluzione anche dal punto dal vista di operazioni straordinarie, che non sono una caratteristica tipica del nostro business. Questo perché nei business di relazione non si compra una valigia ma si costruisce un progetto, quindi noi stiamo lavorando alla costruzione di progetti"

In occasione della celebrazione dei 100 anni tra gli obiettivi si è parlato anche di uscire dalla Lombardia, quantomeno come proiezione.

"Direi due cose: innanzitutto che lo sviluppo tecnologico fa uscire dalla logica geografica, quindi più noi riusciremo a creare questo viaggio e questo percorso per i nostri clienti, più sicuramente raggiungeremo, in modo virtuale, clienti fuori dal nostro territorio fisico, dove ci sentiamo confidenti e dove abbiamo le nostre filiali. Dall'altro lato stiamo sviluppando un progetto e un modello di business che guarda anche a una rete commerciale fatta, non solo di punti tradizionali di filiale - che sono una caratteristica del private banking - ma anche attraverso consulenti finanziari, pari passo con lo sviluppo tecnologico, a tendere ai cosiddetti negozi finanziari. Da questo punto di vista quello sarà il presupposto per un allargamento di presenza territoriale coniugata con lo sviluppo tecnologico"

Cosa significa essere amministratore delegato e direttore generale di una banca come Cassa Lombarda?

"Significa fare un mestiere molto bello. La parte che preferisco è quella di amministratore delegato, quella alla quale si ha meno tempo da dedicare. La parte più rognosa e più 'time consuming' è quella di direttore generale, il mestiere del gestire il funzionamento della banca e aver cura che tutto vada nel verso giusto. Vuol dire lavorare tanto, dare il proprio esempio, indirizzare il più possibile le cose, prevenire e non curare quindi prevedere e arrivare prima e non arrivare dopo. Vuol dire veramente lavorare tanto. Io sono bergamasco di origini, quindi nasco da una terra che è abituata a lavorare tanto. Si dice polentoni: a volte vuol dire che sei lento, invece da noi significa mangiare alle dieci di sera un piatto di polenta perché tutto il resto del giorno si lavora. Per questo penso che il lavoro sia un valore. Però allo stesso tempo sono convinto che bisognerebbe fare di più l'amministratore delegato, pensare di più fuori dagli schemi e non al 'day by day'. Questa è una grande sfida guardando alla prospettiva dei prossimi anni, non necessariamente miei visto che io non sono un giovincello"

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