Sciortino (McCann): "La campagna con Mastercard nasce 20 anni fa; nello spot non attori ma esercenti reali per sottolinearne l'autenticità"

Alessandro Sciortino, Chief Creative Officer di McCann Worldgroup Italy, in occasione della conferenza stampa per la presentazione della nuova campagna Priceless "Piccoli gesti, grandi sogni" di Mastercard ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Abbiamo presentato una campagna che tra di noi chiamiamo "piccoli gesti, grandi sogni", ma in realtà è solo l'ultimo capitolo di un progetto molto più lungo cominciato tra McCann e Mastercard oltre vent'anni fa ed è la campagna priceless, che racconta tutto ciò che nella vita ha un doppio valore, ossia quello emotivo ed esperienziale oltre che quello economico. Ecco, Mastercard vuole agevolare le persone a trovare quella parte lì della vita, quella parte dell'esperienza e quella parte anche della transazione, che effettivamente non può essere comprata ma viene acquisita dalle persone, riportata agli altri.

La nostra campagna parla di questo aspetto facilitando la piccola e media impresa italiana ad accedere verso un mondo di transazioni digitali e un mondo di economia che è sempre in crescita, e a farlo in maniera più responsabile, non agevolando il consumo, ma agevolando la crescita e l'innovazione di tutte le piccole e medie imprese: da quelle che vendono beni di lusso a quelle che vendono i beni quotidiani, le imprese di famiglia storiche e quelle che sono state fatte anche contro il volere della famiglia.

Abbiamo girato a Milano scegliendo persone vere. I tre imprenditori esercenti che compaiono, Francesco, Desi ed Ermanno, sono persone che hanno delle reali attività, ossia un fioraio, un bar e una sartoria, che lavorano da tempo sul territorio e che hanno imparato a riconoscere il valore di un certo tipo di transazione digitale e di un certo tipo di scambio con le persone, che diventa un servizio nuovo, più sicuro, più veloce, più economico e che è quello che possiamo dare attraverso il servizio di Mastercard.

La campagna non verrà lanciata solo in televisione ma avrà anche una serie di sue declinazioni sulla stampa, sul digital, sui social. Abbiamo le storie di queste persone che diventano contenuto per il social e diventano una modalità di parlare con la gente facendo parlare la gente. Ci sembra molto interessante il meccanismo di scambio, perché anch'esso ha un valore che va ben oltre la parola e diventa un valore che transita anche sui mezzi digitali"