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Esselunga, Torniai: "Intelligenza artificiale riduce gli sprechi e rende il business più sostenibile"

Carlo Torniai, Head of Data, Insights and Artificial Intelligence di Esselunga a Il Giornale d'Italia: "Abbracciare soluzioni di Intelligenza Artificiale consapevoli di quelli che possono essere gli impatti e gli eventuali problemi, essere reattivi nel prevenirli o comunque nel valutarli proprio in fase di analisi e decisione”

28 Marzo 2022

Carlo Torniai, Head of Data, Insights and Artificial Intelligence di Esselunga, in occasione degli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale 2022, ha affermato a Il Giornale d’Italia:

“Ci sono vari ambiti in cui abbiamo già in produzione l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale. Un primo ambito è quello della previsione della domanda e previsione vendite, quindi algoritmi predittivi che da un lato ci permettono di ottimizzare la pianificazione delle forze lavorative offrendo un servizio adeguato, dall’altro lato ci permettono di ottimizzare quello che ad esempio è il riordino delle materie di fresco e freschissimo in negozio, impattando molto sulla riduzione degli sprechi e rendendo il nostro business più sostenibile.

Altre aree di intervento sono relative alla personalizzazione di contenuti e offerte nel mondo online, personalizzazione delle campagne di marketing per fare matching tra le esigenze dei nostri clienti e ottimizzare il ritorno degli investimenti delle campagne.

Ultimo è l’utilizzo dell’AI legato al mondo dell’inferenza causale, cioè la valutazione degli impatti che una singola azione ha rispetto ad un outcome, con lo scopo di ottimizzare quello che offriamo ai nostri clienti e dall’altro il nostro impegno e investimento.

L’aspetto argomentativo e la passione per il dibattito inteso in senso serio e di confronto è una parte importantissima che serve portare dentro, anche culturalmente, ad un’azienda italiana quando si tratta di applicare soluzioni di intelligenza artificiale. Questo sicuramente è un aspetto che da un lato mitiga i rischi ma dall’altro è un cambio culturale necessario che abbatte quelle barriere che è necessario far fuori se vogliamo seriamente abbracciare soluzioni di Intelligenza Artificiale consapevoli di quelli che possono essere gli impatti e gli eventuali problemi, essere molto reattivi nel prevenirli o comunque nel valutarli proprio in fase di analisi e decisione”.

Andare a vedere in base a tutti i dati storici a livello del personale quali sono le risorse che sono a rischio di lasciare l’azienda e quindi dare un’idea anche degli interventi necessari alla retention, questo è un progetto pilota fatto in campo HR che utilizza l’AI", conclude.

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