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Da Ue prestito 90 mld a Ucraina, accantonato uso degli asset

L'accordo nella notte al vertice a Bruxelles

19 Dicembre 2025

Bruxelles, 19 dic. (askanews) - Il Consiglio europeo ha trovato l'accordo su un prestito da 90 miliardi di euro all'Ucraina per il periodo 2026-2027. I fondi saranno raccolti dall'Unione sui mercati finanziari e garantiti dal margine di bilancio Ue.

La soluzione scelta è quella del prestito comune, attraverso una cooperazione rafforzata che coinvolge 24 Stati membri. Restano fuori Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia, che non contribuiranno alle garanzie, pur avendo dato il via libera all'attivazione del meccanismo. Per questo Bruxelles rivendica una decisione presa all'unanimità.

Accantonata, per ora, l'ipotesi di un prestito basato direttamente sugli asset russi congelati, su cui la Commissione continuerà il lavoro tecnico per superare gli ostacoli giuridici.

"L'Ucraina dovrà rimborsare il prestito solo dopo aver ricevuto le riparazioni. Fino ad allora, i beni russi congelati rimarranno in vigore e l'Unione si riserva il diritto di utilizzare la liquidità disponibile per finanziare il prestito", ha sottolineato della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, al termine del vertice.

Soddisfatti dell'accordo i leader europei: il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha parlato di un segnale politico forte a Putin e a sostegno di Kiev. Il presidente francese Emmanuel Macron ha difeso la scelta del prestito comune come la soluzione più realistica e rapida e si è detto pronto a riparlare con Putin. La premier italiana Giorgia Meloni ha parlato di una decisione improntata al buon senso.

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