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Cisgiordania, operazione notturna Idf a Qabatiya, lanciati lacrimogeni nei quartieri, centinaia di palestinesi arrestati e un morto - VIDEO

Le forze israeliane entrano a Qabatiya vicino a Jenin in una massiccia operazione notturna: almeno un morto, decine arrestati e famiglie evacuate mentre la tensione sale

01 Dicembre 2025

Nella notte fra domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre, l'Idf ha condotto un'ampia operazione notturna a Qabatiya, nel nord della Cisgiordania occupata. Gas lacrimogeni sono stati lanciati nei quartieri della città, sono stati arrestati centinaia di palestinesi, sfrattate numerose famiglie e, nei disordini, è morto un ragazzo di 20 anni.

Cisgiordania, operazione notturna Idf a Qabatiya, lanciati lacrimogeni nei quartieri, centinaia di palestinesi arrestati e un morto

Nella notte, le forze militari israeliane hanno lanciato una massiccia incursione nella città di Qabatiya – a sud di Jenin nella Cisgiordania settentrionale – all’interno della più ampia operazione in corso nella regione. Un giovane palestinese di 20 anni è stato ucciso durante i raid, mentre centinaia di altri sono stati arrestati o feriti. L’operazione è parte della continua campagna israeliana contro quella che definisce “infrastruttura militante”, condotta in particolare nella zona del governatorato di Tubas e nei pressi di Jenin.

Durante l’incursione, le truppe israeliane hanno impiegato numerosi mezzi blindati, veicoli da ingegneria e gas lacrimogeni per circondare quartieri, effettuare arresti e fornire l’ordine di evacuazione delle abitazioni temporaneamente. Le autorità militari hanno dichiarato che l’azione mirava a smantellare reti armate attive nella regione. Le forze palestinesi locali segnalano che decine di famiglie sono state forzate a lasciare le proprie case nelle ore iniziali dell’azione, che potrebbe protrarsi per giorni.

La situazione umanitaria nella zona è in peggioramento: le interruzioni della corrente, la chiusura di strade e l’intervento arioso-terrestre aumentano la vulnerabilità dei civili, già sotto pressione per gli scontri frequenti. L’azione si inserisce nel contesto di un’escalation più ampia e in costante aumento nella Cisgiordania occupata, dove il numero di arresti, feriti e sfollati continua a crescere. Non è prevista per ora una cessazione delle operazioni.

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