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Gaza, ancora raid Idf su Striscia e Cisgiordania: bombardati Al-Tuffah, Al-Shujaiya e campo profughi di Al-Far'aa, almeno 4 morti - VIDEO

Nuovi attacchi israeliani a Gaza e in Cisgiordania compromettono la tregua: bombardati Al-Tuffah e Al-Shujaiya, un morto e due feriti nel campo profughi di Al-Far'aa

17 Novembre 2025

La tregua a Gaza è sempre più fragile, giorno dopo giorno. Nelle ultime ore, l'Idf ha continuato a compiere raid sia sulla Striscia, sia in Cisgiordania, causando almeno 4 morti. Sono stati presi di mira i quartieri di Al-Tuffah e Al-Shujaiya a Gaza City e il campo profughi, già disastrato, di Al-Far'aa. Inoltre, continuano le demolizioni degli edifici civili nella Striscia.

Gaza, ancora raid Idf su Striscia e Cisgiordania: bombardati Al-Tuffah, Al-Shujaiya e campo profughi di Al-Far'aa, almeno 4 morti

Nonostante l’accordo di cessazione delle ostilità annunciato a Gaza, nuove esplosioni hanno colpito nelle ultime ore i quartieri di Al-Tuffah e Al-Shujaiya, nella zona orientale della città di Gaza City. Secondo fonti locali e squadre di soccorso, diversi palestinesi sono rimasti uccisi o feriti in seguito ai bombardamenti israeliani, circa 4, mentre le operazioni di demolizione di edifici residenziali e infrastrutture continuano in varie aree della Striscia. Le autorità palestinesi accusano l’esercito israeliano di violare l'intesa, denunciando attacchi “mirati e deliberati” contro zone densamente popolate.

Parallelamente, tensioni e violenze si sono registrate anche in Cisgiordania, dove un raid delle forze israeliane nel campo profughi di Al-Far'aa, a sud di Tubas, ha provocato tre vittime: un giovane, identificato come Jad Jihad Jadallah, è stato ucciso, mentre altre due persone sono rimaste ferite. Secondo i servizi di emergenza palestinesi, i soccorritori avrebbero incontrato ostacoli nel tentativo di raggiungere i feriti a causa delle operazioni militari in corso.

Le incursioni avvengono in un contesto di crescente sfiducia nella tenuta degli accordi e di preoccupazione internazionale per l’ulteriore deterioramento della situazione umanitaria. Organizzazioni per i diritti umani sottolineano che la combinazione di bombardamenti, demolizioni e restrizioni ai soccorsi rappresenta un rischio immediato per la popolazione civile, già provata da mesi di genocidio.

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