Venerdì, 10 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Usa, ex deputato repubblicano Paul attacca Washington: "Stampato $31mld dollari per finanziare guerra di Israele, inflazione folle" - VIDEO

L’ex deputato repubblicano denuncia la priorità data alla guerra e agli aiuti esteri rispetto ai bisogni interni degli Stati Uniti

08 Ottobre 2025

L'ex deputato repubblicano americano Ron Paul, intervistato in un podcast, ha duramente attaccato Washington sulla questione economica e della politica estera. Ha infatti evidenziato: "Gli Stati Uniti hanno stampato 31 miliardi di dollari negli ultimi due anni per finanziare Israele e la sua guerra. Sono soldi che non esistevano, che hanno creato un'inflazione folle".

Usa, ex deputato repubblicano Paul attacca Washington: "Stampato $31mld dollari per finanziare guerra di Israele, inflazione folle"

In una recente intervista in un podcast, l’ex deputato repubblicano Ron Paul ha criticato duramente la politica di spesa militare di Washington, denunciando i più di 31 miliardi di dollari destinati a Israele negli ultimi due anni come denaro “che non esiste”. Secondo Paul, mentre il governo “stampa miliardi per finanziare guerre all’estero”, gli Stati Uniti continuano a vivere in un ciclo di debiti e crisi interne.

Medico e politico texano, Ron Paul è una figura storica del movimento libertario americano. Per oltre vent’anni alla Camera dei Rappresentanti, è stato uno dei più coerenti sostenitori di una politica estera non interventista, della libertà individuale e della riduzione del potere federale. Tre volte candidato alla presidenza, ha spesso denunciato l’influenza delle lobby militari e finanziarie su Washington.

Pur nel suo consueto linguaggio economico, centrato su inflazione e debito, il nucleo della sua critica tocca un punto politico più profondo: le priorità della spesa pubblica americana. Come osservano alcuni analisti, il problema non è la “stampa di moneta” — prerogativa di uno Stato sovrano — ma l’uso di quelle risorse: miliardi destinati al sostegno militare e geopolitico all’estero, invece di essere impiegati per sanità, infrastrutture o occupazione interna.

Con la guerra in Medio Oriente e il crescente malcontento interno, le parole di Paul riflettono un sentimento crescente in parte dell’opinione pubblica americana: la sensazione che Washington spenda troppo per le guerre e troppo poco per gli americani.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti