Global Sumud Flotilla, continuano le divisioni: coordinatore tunisino Khaled Boujemâa si dimette per presenza persone Lgbtq+ - VIDEO

Continuano le divisioni sulla Global Sumud Flotilla. Il coordinatore tunisino Khaled Boujemâa ha deciso di dimettersi per la presenza di persone Lgbtq+ a bordo. In particolare, il riferimento sarebbe a Saif Ayadi, che si identifica come un "attivista queer". Si tratta dell'ennesima vicenda che coinvolge la flottiglia, dopo che Greta Thunberg aveva deciso di lasciare il direttivo. 

Global Flotilla, Greta Thunberg fa marcia indietro: "Lascio direttivo e resto come partecipante organizzatrice, parliamo più di noi che di Gaza"

Tony La Piccirella, uno degli attivisti a bordo della nave Family da cui Greta Thunberg se n'è andata, ha però smentito che la giovane svedese voglia ritirarsi dalla missione: "Sono state estrapolate frasi per destabilizzare l'opinione pubblica sulla missione della Flotilla"

L'annuncio è arrivato dallo stesso Boujemâa con un video. "Ci hanno mentito sull'identità di alcuni dei partecipanti in prima linea nella flottiglia, accuso gli organizzatori di averci nascosto questo aspetto", ha dichiarato in un video indirizzato a Wael Navar, del comitato direttivo della Flotilla e considerato vicino ad Hamas. "Io, Khaled Boujemâa annuncio come rappresentante della rete tunisina per contrastare il sistema di normalizzazione la mia estraneità a questa persona che avete portato", è il messaggio dell'uomo.

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Troppe “prime donne”, troppi vip di sinistra in cerca di follower – tra cui anche il nostro Saverio Tommasi. Questa, almeno stando a qualche indiscrezione, una delle motivazioni dietro l’abbandono di Greta Thunberg del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla