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Gaza, i nomi dei 274 giornalisti palestinesi uccisi da Israele dal 7 ottobre 2023, da Anas al-Sharif a Hussam al-Masri - VIDEO

Una lista lunghissima, che è destinata ad allungarsi ulteriormente. Gli attacchi dell'Idf non sembrano cessare, intenzionati a "eliminare le voci sul campo che denunciano il genocidio palestinese", così denuncia Burhanettin Duran, capo della direzione delle comunicazioni presidenziali della Turchia

01 Settembre 2025

Il massacro dei giornalisti a Gaza continua incessantemente. Secondo un report del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ)  e Al Jazeera sono stati uccisi 279 giornalisti dal 7 ottobre, più di tutti i giornalisti uccisi nelle due guerre mondiali messe insieme. "Ciò che rende questa statistica ancora più cruda è che Gaza sta perdendo voce sul campo, mentre Israele ha vietato ai media internazionali di entrare nell'enclave assediata", afferma Al Jazeera

Nelle ultime settimane sono 11 i reporter assassinati da Tel Aviv e dall'Idf. Tre settimane fa, Anas al-Sharif veniva ucciso, insieme ad altri 5 colleghi, in un "attacco pianificato" dall'esercito israeliano, in quanto ritenuto, falsamente, "legato ad Hamas". Settimana scorsa, un "double-tap strike" sull'ospedale Nasser a Khan Younis, ha ucciso Hussam al-Masri, anche lui indicato senza alcuna prova come "informatore di Hamas", e poi altri 4 colleghi che si erano recati sul posto per documentare l'accaduto.

Il CPJ e Al Jazeera hanno stilato una lista completa, che è purtroppo aggiornata costantemente, dei 279 giornalisti assassinati da Israele a Gaza. Nell'elenco, figurano 274 cronisti e fotoreporter palestinesi uccisi, 3 libanesi e 2 provenienti dallo stesso Israele. Nel video, i volti e i nomi dei 274 giornalisti palestinesi uccisi da Israele.

Una lista lunghissima, che è destinata ad allungarsi ulteriormente. Gli attacchi dell'Idf non sembrano cessare, intenzionati a "eliminare le voci sul campo che denunciano il genocidio palestinese". Israele, che continua a commettere atrocità senza riguardo per alcun principio umanitario o legale, si illude di poter impedire che la verità venga rivelata attraverso i suoi attacchi sistematici ai giornalisti”, così si è espresso Burhanettin Duran, capo della direzione delle comunicazioni presidenziali della Turchia.

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