12 Agosto 2025
Quello che rimane della tenda dei giornalisti palestinesi di Al Jazeera
Anas al-Sharif e gli altri 5 giornalisti di Al Jazeera non sono stati uccisi "per caso", sono stati assassinati da Israele, per mezzo di un "attacco pianificato" delle Idf. I 6 uomini sono state vittime di un attacco dell'esercito israeliano avvenuto la notte del 10 agosto. Secondo quanto riportato da alcuni testimoni, il gruppo di giornalisti non era in servizio ma era all'interno della tenda per riposare. Pochi minuti prima dell'attacco, al-Sharif aveva condiviso un video che testimoniava un raid israeliano sulla Striscia.
A confermare la non casualità dell'attacco contro la tenda dei giornalisti è la stessa Idf. Poco dopo il raid, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira al-Sharif in quanto "guidava una cellula terroristica legata ad Hamas"; una motivazione falsa, come confermano i suoi colleghi, fornita per giustificare l'assassinio.
Al-Sharif era da tempo sorvegliato dall'Idf in quanto reporter palestinese attivo nella denuncia del genocidio a Gaza. La sua voce era una delle più autorevoli sul campo e per questo non poteva essere lasciata libera di parlare. L'attacco pianificato contro di lui ne è la prova. Anche diversi testimoni hanno affermato che era un "attacco mirato" alla tenda del giornalista.
Secondo quanto appreso, la tenda dei giornalisti sarebbe stata colpita da un missile israeliano, sganciato da un drone, che aveva come obbiettivo proprio la tenda. Nessuna casualità o bombardamento a tappeto dunque.
A testimoniare il fatto che al-Sharif sapeva quanto fosse in pericolo, vi è il suo testamento, stilato in previsione di un attentato delle Idf contro di lui. Poco dopo la morte, la famiglia ha diffuso il suo testamento spirituale ai media: ""Vi affido la Palestina, non dimenticate Gaza, vi prego" srive al-Sharif.
Anche la comunità internazionale è concorde nel condannare l'assassinio dei 6 giornalisti. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha richiesto che venga aperta "un'indagine indipendente" su quanto accaduto.
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