28 Agosto 2025
Altra notte di scontri in Ucraina. I raid russi hanno colpito Kiev e altre diverse regioni orientali e meridionali, fra cui Odessa e Zaporizhzhia, con droni Shahed e missili da crociera Kinzhal. Finora, si contano 19 morti e oltre 48 feriti.
Nella tarda serata di mercoledì 27 agosto, la Russia ha sferrato un attacco combinato con droni Shahed e missili balistici Kinzhal di precisione contro obiettivi militari e infrastrutture ucraine, colpendo anche la capitale Kiev. Le prime esplosioni sono state udite intorno alle 21.30, quando le autorità locali hanno attivato i sistemi di difesa aerea. Secondo i dati forniti dall’aeronautica ucraina, sciami di droni hanno sorvolato diverse regioni centrali e meridionali, tra cui Zhytomyr, Odessa e Mykolaiv.
A Kiev, le autorità riportano 19 vittime e oltre 48 feriti, con il crollo parziale di un edificio residenziale di cinque piani nel distretto di Darnytskyi. Tuttavia, il livello dei danni osservati, compatibile con l’impatto di un missile intercettato, suggerisce che la distruzione possa essere stata causata proprio dalla difesa aerea ucraina. Non sono infatti state segnalate esplosioni dirette sulla riva orientale della capitale. Incendi si sono sviluppati in un asilo e in altri edifici civili, alimentando accuse reciproche sulla responsabilità dei danni. A Kiev è stata colpita anche la sede della delegazione europea e un ufficio del British Council.
Gli attacchi hanno interessato anche Starokostyantyniv, Kazatin (regione di Vinnytsia), Ternopil, Chernihiv, Poltava, Cherkasy e l’area di Zaporizhzhia controllata da Kiev. Mosca ha parlato di raid contro bersagli militari e logistici.
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