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Gaza, tank israeliani avanzano a Sabra e Zeitoun, almeno 51 le vittime, Smotrich choc: "Chi non lascia Gaza, morirà" - VIDEO

Smotrich invoca assedio totale a Gaza: “Senza acqua né elettricità, civili costretti ad arrendersi”. Intanto l’avanzata in diversi quartieri di Gaza City provoca nuove vittime innocenti

24 Agosto 2025

Continua l'assedio a Gaza City: i tank israeliano sono avanzati anche nei quartieri di Sabra e Zeitoun. L'offensiva di Tel Aviv ha causato altre 51 vittime in meno di 24 ore, continuando un genocidio. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha pronunciato altre dichiarazioni choc: "Noi abbiamo detto di evacuare la città. Chi non l'ha fatto, o si arrende, o muore di stenti".

Gaza, tank israeliani avanzano a Sabra e Zeitoun, almeno 51 le vittime, Smotrich choc: "Chi non lascia Gaza, morirà"

L’esercito israeliano ha intensificato le operazioni a Gaza City, dove i carri armati sono penetrati nel quartiere di Sabra, a ridosso di Zeitoun. Secondo Al Jazeera, le immagini mostrano l’ingresso dei mezzi corazzati nel sobborgo, mentre le Idf parlano di preparativi per una più ampia offensiva volta alla conquista dell’intera città.

Il bilancio delle vittime civili continua a crescere: fonti mediche riferiscono che quattro bambini sono stati uccisi in un raid israeliano contro tende di sfollati a Khan Younis, mentre altri due piccoli hanno perso la vita a Jabalia an-Nazla. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, almeno 51 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, 16 delle quali mentre cercavano aiuti umanitari.

Intanto si accende il dibattito politico in Israele. Il ministro delle finanze Bezalel Smotrich, esponente dell’estrema destra, ha chiesto ai vertici militari di accelerare i tempi dell’assedio. Rivolgendosi al capo di stato maggiore Eyal Zamir, ha dichiarato: Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità, può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo. Una posizione che ha suscitato tensioni con lo Stato Maggiore, che ha avvertito sui tempi necessari per l’evacuazione dei civili.

Sul fronte politico interno, il leader centrista Benny Gantz ha proposto la formazione di un governo di unità nazionale temporaneo per favorire il ritorno degli ostaggi, mentre cresce il malcontento nelle piazze israeliane contro la gestione di Netanyahu e dei suoi alleati radicali.

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