16 Agosto 2025
Negli ultimi giorni è diventato virale sui social il video prodotto dallo stesso ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, che ha provocato il prigioniero politico, nonché ex leader palestinese, Marwan Bargouthi. Quest'ultimo è apparso smagrito, con la barba ingrigita, ammanettato e visibilmente provato. Ben Gvir si è rivolto direttamente a lui: "Voi non vincerete, vi spazzeremo via".
Non lo si vedeva da più di un decennio. Marwan Barghouti, 66 anni, il più popolare leader palestinese detenuto in Israele, è ricomparso in un video diffuso dal ministro della Sicurezza nazionale, l’ultranazionalista Itamar Ben Gvir. Nel filmato di pochi secondi, Barghouti appare smagrito, con la barba ingrigita, ammanettato e visibilmente provato. Di fronte a lui, Ben Gvir lo incalza con tono minaccioso: "Voi non vincerete. Chi si mette contro il popolo di Israele lo spazzeremo via".
Per Ramallah si tratta di una “provocazione deliberata e crudele”. Hussein al-Sheikh, numero due dell’Autorità Palestinese, parla di “terrorismo psicologico e morale contro i prigionieri”, mentre il ministero degli Esteri definisce la diffusione del video “un atto di terrorismo di Stato”.
In carcere dal 2002 e condannato a cinque ergastoli da tribunali israeliani che lui stesso non ha mai riconosciuto, Barghouti resta una figura simbolo per milioni di palestinesi. Considerato il “Mandela palestinese”, ha sempre sostenuto la lotta contro l’occupazione e il diritto all’autodeterminazione, senza mai rinnegare la prospettiva dei due Stati.
La sua immagine campeggia ancora nei campi profughi, sui muri delle città della Cisgiordania e nei sogni di una generazione che lo vorrebbe futuro presidente dell’Autorità Palestinese. Il video diffuso da Ben Gvir, lungi dall’indebolirne il mito, sembra rafforzare la percezione di Barghouti come prigioniero politico e simbolo vivente della resistenza palestinese.
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