21 Luglio 2025
Nella notte fra domenica 20 e lunedì 21 luglio, un raid russo con 426 droni e 24 missili cruise di vario tipo hanno colpito Kiev e Odessa. Un portavoce del Cremlino ha dichiarato che, nella stessa nottata, Mosca sarebbe stata presa di mira da armi ucraine per il quinto giorno consecutivo.
Nella notte, la Russia ha colpito infrastrutture ucraine utilizzando una combinazione di bombardieri strategici Tu-95MS e droni d’attacco Shahed, con l’obiettivo dichiarato di neutralizzare capacità militari nemiche. Secondo il comando russo, diversi Tu-95MS sono decollati dall’aeroporto di Olenya, nella regione di Murmansk, lanciando missili di precisione contro obiettivi a Kiev, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Odessa e altre regioni.
A Kiev, colpite aree nei quartieri Darnytskyi e Lukyanivska: un edificio non residenziale è andato a fuoco, così come un chiosco, un asilo e l’ingresso della stazione metropolitana Lukyanivska. Secondo le autorità locali ucraine, almeno una persona è rimasta uccisa, mentre diverse altre hanno riportato ferite lievi.
Contemporaneamente, oltre 100 droni kamikaze Shahed hanno saturato lo spazio aereo ucraino, diretti soprattutto verso la regione di Odessa e il porto, nodo logistico cruciale per l’Ucraina.
Sul fronte interno, le difese russe hanno respinto ancora una volta attacchi ucraini contro Mosca e il sud del Paese, per la quinta notte consecutiva. Cinque droni ucraini sono stati abbattuti sopra la capitale russa e dintorni, senza vittime. Nella regione di Rostov, detriti di droni hanno colpito una stazione ferroviaria a Kamenolomni causando un incendio, ma senza feriti.
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