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Nato, il guerrafondaio Rutte attacca il mondo: "Spese difesa oltre il 3% del Pil contro minaccia Russia, Cina, Iran, Corea del Nord e tensioni nell'Artico" - VIDEO

Rubio: "Gli Stati Uniti sono e resteranno nell'Alleanza; chiediamo di alzare le spese per la difesa al 5%"

03 Aprile 2025

Il segretario generale della Nato Mark Rutte in conferenza stampa alla vigilia della ministeriale Esteri del Patto Atlantico che si terrà oggi e domani a Bruxelles ha affermato la necessità di aumentare le spese per la difesa "oltre il 3% del Pil" per far fronte alla "minaccia russa" ma anche ai rischi provenienti da Cina, Iran, Corea del Nord e per far fronte infine alle tensioni in corso nell'Artico"Viviamo in un mondo pericoloso", ha dichiarato Rutte, "Dobbiamo costruire, davanti alle sfide che intravediamo all’orizzonte, una Nato più forte, equa e letale".

Nato, guerrafondaio Rutte: "Spese difesa oltre il 3% del Pil, minacce da Russia, Cina, Iran, Corea del Nord e tensioni nell'Artico"

Le spese per la difesa dovranno arrivare "ampiamente al di sopra del 3% del Pil", lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza atlantica Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles, alla vigilia della Ministeriale Esteri. "Mentre lavoriamo questo obiettivo, vediamo" che dagli Stati per la difesa "i soldi arrivano, e questo è cruciale" ha affermato. Secondo Rutte, l'aumento della spesa è necessario a costruire una "Nato più forte, equa e letale".

Il segretario generale della Nato Rutte ha insistito sul fatto che la "minaccia russa resterà per molti anni" e che bisogna attenzionare i rischi provenienti anche da Cina, Iran e Corea del Nord.

Per quanto riguarda il dossier Artico, Rutte ha innanzitutto affermato che la questione "non riguarda solo la Groenlandia" sulla quale ha sottolineato: "fa parte della Danimarca, nel senso di appartenere al Regno di Danimarca. Dovrei dire che è un territorio indipendente, ma comunque parte del dominio del re". Sull'intera regione il segretario generale ha ricordato che nel Consiglio Artico partecipano "7 alleati Nato (Danimarca, Islanda, Norvegia, Finlandia, Svezia, Canada e Stati Uniti), con la Russia come unico Paese esterno" e che stanno "lavorando a stretto contatto" perché a conoscenza di ciò che sta succedendo nella regione ovvero dello "sfruttamento delle rotte marittime che si stanno aprendo" nell'Artico da parte della Cina ma anche della "progressiva militarizzazione di quella parte del mondo" da parte della Russia.

Rubio rassicura contro "isterismi ingiustificati dei media": "Gli Stati Uniti sono e resteranno nella Nato. Chiediamo impegno nelle spese per la difesa al 5%"

Infine il segretario generale Rutte ha citato anche il disimpegno Usa dalla Nato affermando che non è "nulla di nuovo" e che non avverrà "all'improvviso" ma sarà "coordinato"; dall'altra parte sul tema il segretario Rubio ha rassicurato invece che "gli Stati Uniti sono e resteranno nella Nato" ed ha inoltre sottolineato: "Vogliamo andarcene da qui" -dalla Ministeriale Esteri dell'Alleanza- "con la consapevolezza che siamo su un percorso, un percorso realistico affinché ogni singolo stato membro si impegni e rispetti la promessa di raggiungere fino al 5% di spesa, promessa che include gli Stati Uniti".

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