26 Novembre 2024
Libano, l'esercito israeliano bombarda il centro di Beirut, causando 20 morti e 50 feriti, mentre il gabinetto di guerra in Israele annuncia un cessate il fuoco di 60 giorni, condizionato al disarmo di Hezbollah.
10 attacchi simultanei sulla città di Beirut che hanno colpito interi edifici residenziali, tra cui un palazzo di quattro piani che ospitava decine di famiglie sfollate e un quartiere commerciale in pieno centro città, gremito di negozi, ristoranti, uffici, negozi e un ospedale.
I raid sui quartieri di Ras Beirut, Mazraa, Msaybeth, Zoqq al-Blat e Noueiri, hanno portato alla morte circa 20 persone, ferendone altre 50. Nel frattempo si continuano a cercare le vittime tra le macerie. L'Idf ha dichiarato di aver effettuato diversi raid anche nella regione del fiume Litani e altri 180 obiettivi di Hezbollah in tutto il paese.
Alle ore 22 locali, il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu ha annunciato, in un discorso diretto alla nazione, il voto favorevole espresso dal gabinetto di sicurezza per l'accordo (unilaterale) di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti con Hezbollah in Libano. La proposta mira a raggiungere una cessazione delle ostilità di 60 giorni con Hezbollah, con la possibilità che l'accordo si prolunghi nel tempo.
La tregua verrebbe troncata, e si avrebbe una nuova ripresa bellica, qualora Hezbollah non rispetti la condizione del disarmo. "Se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo", le parole del premier israeliano. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto che il cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah venga "messo in atto immediatamente".
Molti dubbi sono emersi sui termini e sull'efficacia dell'accordo proposto da Israele e deciso in maniera unilaterale. L'ipotesi più gettonata sostiene che si tratti solamente di mezzo sufficiente a Netanyahu per guadagnare tempo. La scadenza della tregua sarebbe fissata tra 60 giorni, cioè il 26 gennaio, giustappunto poco dopo l'effettivo insediamento del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per il 20 gennaio 2025.
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