24 Maggio 2024
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare a Rafah, deliberando a seguito della richiesta del Sudafrica e di aprire il valico di frontiera di Rafah per l'assistenza umanitaria. La Corte internazionale ha anche affermato che, per preservare le prove, Tel Aviv deve adottare misure per garantire l'accesso senza ostacoli alla Striscia di Gaza agli inquirenti, oltre a presentare un rapporto sulle misure adottate entro un mese.
Ordine servito a poco. Subito dopo l'ordinanza della Corte internazionale di giustizia (Cig) che ha chiesto a Israele di interrompere l'offensiva militare contro Rafah. La rete britannica cita un attivista che si trova nel vicino ospedale kuwaitiano e ha parlato di boati terrificanti e dense colonne di fumo sul campo di Shaboura. Anche il Times of Israel rilancia la notizia da fonti palestinesi che riferiscono di un massiccio raid aereo israeliano nella zona di Shaboura. Non ci sono al momento informazioni parte delle forze israeliane, impegnate nelle operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele.
Il Sudafrica accoglie con favore l'ordine "più forte" della Corte internazionale di giustizia nei confronti di Israele, al quale ha ordinato di fermare l'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Per Antonio Guterres le decisioni della Corte internazionale di giustizia dell'Aja sono "vincolanti" e il segretario generale dell'Onu "confida che siano debitamente rispettate dalle parti". Lo afferma il portavoce del Palazzo di Vetro in una nota.
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