03 Luglio 2023
Come sempre più spesso accade, le forze di sicurezza israeliane sono entrate nel campo profughi israeliano di Jenin, centro operativo di Hamas nell'area. Al momento sono 8 i palestinesi morti negli scontri, almeno una trentina i feriti, ma è molto probabile che il numero possa aumentare, dato che gli uomini di Tel Aviv (sarebbero un migliaio) non solo non sono ancora usciti da Jenin, ma potrebbero restarci per altre 24-48 ore. Il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha commentato a margine di un incontro con il Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi: "Come previsto è stato inferto un duro colpo alle organizzazioni terroristiche".
Molte le proteste da parte palestinese ed internazionale per quello che è il secondo giro di bombardamenti da terra e dal cielo (senza contare gli scontri a fuoco con l'IDF) in poche settimane per un'area ad altissima densità di civili. Una tale concentrazione di forze da parte di Tel Aviv non si vedeva dai tempi della seconda Intifada. Le critiche dei commentatori si rivolgono però anche a Washington, secondo fonti israeliane informata con settimane di anticipo dell'operazione. La Casa Bianca, in particolare, avrebbe commentato a riguardo: "Diritto di Israele difendere il proprio popolo da Hamas, dalla Jihad islamica palestinese e da altri gruppi terroristici". Non è ancora stato reso noto se i morti sono membri di Hamas o civili.
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