02 Marzo 2023
Il Primo Ministro della Romania, Nicolae Ciuca, ha scelto un "bot" AI come proprio assistente. "Ion", questo il nome dell'intelligenza artificiale messa a punto da ricercatori rumeni, è stato salutato dal premier come il primo esemplare di una nuova specie.
Il nuovo "consigliere onorario" del Primo Ministro rumeno sarà un piattaforma riflettente in grado di emettere suoni e interagire in un dialogo, se interpellato. "Ion", rovescio speculare di "noi", nasce come anello di congiunzione tra i vertici del governo e la comunità che si trovano a rappresentare. Il compito della piattaforma, infatti, è quello di scansionare i social alla ricerca di commenti, segnalazioni, comportamenti significativi dei cittadini, da riferire poi alle istituzioni. Tutto rigorosamente in tempo reale.
Ogni rumeno, inoltre, potrà mettersi in contatto con "Ion" per riportare, per suo tramite, problemi, lamentele ed eventuali proposte ai funzionari di governo. Secondo il documento recante i dettagli del progetto, infatti, il bot "utilizzerà la tecnologia e l'intelligenza artificiale per carpire le opinioni della società” utilizzando “dati pubblicamente disponibili sui social network". Modalità, queste, totalmente condivise da Ciuca, che ha così commentato il "primato internazionale" conseguito sotto la sua premiership: "Sono convinto che l'uso dell'IA non dovrebbe essere un'opzione ma un obbligo per prendere decisioni più informate", queste le sue parole.
Non tutti, però, sembrano favorevoli all'introduzione di un consigliere artificiale. Sul quotidiano rumeno Cotidianul vengono riportati alcuni interventi non troppo lusinghieri. "Il lancio di Ion non è altro che un trucco propagandistico volto a segnalare l'inizio della campagna elettorale del premier" dice qualcuno. "La messinscena di Ciuca con Ion" - si legge ancora - "è uscita lo stesso giorno della messa in onda di un sondaggio secondo cui la PNL (il partito che sostiene l'attuale Primo Ministro) è al secondo posto". La nomina del bot, riporta ancora Cotidianul, "non mostra altro che povertà di pensiero e artificiosità. Se il primo ministro ha bisogno di un robot per scoprire cosa pensa la gente, allora è meglio che si dimetta".
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