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Morte Matthew Perry, condannato a 30 mesi di carcere dottore Salvador Plasencia: gli fornì illegalmente dosi massicce di ketamine che lo uccisero

Condannato a 30 mesi Salvador Plasencia, il medico che fornì ketamina a Matthew Perry. È il primo dei cinque imputati: decisive le lettere dei genitori dell’attore

04 Dicembre 2025

Matthew Perry, dr Salvador Plasencia

Matthew Perry, dr Salvador Plasencia, fonte: Wikipedia

Il dottor Salvador Plasencia è stato condannato a 30 mesi di carcere per aver fornito illegalmente dosi massicce di ketamina all'attore Matthew Perry, che lo portarono alla morte. Il medico è solo il primo dei cinque imputati nel caso, gli altri 4 devono ancora ricevere un giudizio.

Morte Matthew Perry, condannato a 30 mesi di carcere dottore Salvador Plasencia: gli fornì illegalmente dosi massicce di ketamine che lo uccisero

Arriva la prima sentenza nel caso sulla morte di Matthew Perry, l’indimenticabile Chandler Bing di Friends, scomparso a 54 anni nell’ottobre 2023. Un tribunale federale di Los Angeles ha condannato a 30 mesi di carcere Salvador Plasencia, il medico di Malibu che ha ammesso di aver fornito illegalmente dosi massicce di ketamina all’attore nei mesi che precedettero il decesso. È il primo dei cinque imputati a conoscere la propria pena.

Plasencia, noto a Perry come “Dottor P.”, si era dichiarato colpevole lo scorso luglio di quattro capi d’accusa legati alla distribuzione non autorizzata dell’anestetico dissociativo. Il governo federale aveva chiesto tre anni di reclusione, sostenendo che il 44enne avesse “sfruttato la vulnerabilità” dell’attore per profitto economico. La difesa puntava invece a una pena minima, ricordando che il medico ha perso la licenza professionale e chiuso la clinica di Malibu.

Secondo l’accusa, Plasencia incontrava Perry di nascosto, fornendogli ketamina al di fuori di qualsiasi protocollo clinico. L’attore, che seguiva da tempo una terapia supervisionata con l’anestetico per la depressione resistente, sarebbe però ricaduto nell’abuso della sostanza, acquistandola anche da fonti non autorizzate.

A pesare sulla sentenza sono state soprattutto le lettere dei familiari: la madre Suzanne e il patrigno Keith Morrison hanno denunciato come il medico avesse “infranto i suoi doveri più importanti”, approfittando dello stato psicologico dell’attore. Ancora più dure le parole del padre John e della moglie Debbie, che hanno chiesto al medico “quante dosi avrebbe continuato a somministrare prima di vederlo morire”.

Nel procedimento sono coinvolte altre quattro persone: un secondo medico, l’assistente personale di Perry, una spacciatrice soprannominata “Ketamine Queen” e un intermediario. Le loro sentenze sono attese tra il 10 dicembre e il 14 gennaio.

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