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Samsung Italia, Cordani: “Se non formiamo i giovani non avremo più l’innovazione che abbiamo sempre portato fino ad oggi sul mercato”

“Una tecnologia che non aiuta il consumatore è inutile, deve essere accessibile e inclusiva” dichiara a Il Giornale d'Italia l'Head of Marketing and Communication della Società in occasione dei 30 anni di Samsung Italia

17 Novembre 2021

“Oggi è un bellissimo compleanno, Samsung Italia festeggia i 30 anni di presenza nel Paese- afferma Francesco Cordani, Head of Marketing and Communication di Samsung Electronics Italia- 30 anni di innovazione tecnologica, 30 anni in cui siamo stati al fianco degli italiani con i nostri prodotti, dove speriamo di averli aiutati nella loro quotidianità. Un’innovazione che è inutile se non ha un benefit per il consumatore e quindi un’innovazione che cerca di essere utile per riuscire a raggiungere migliori risultati. Un’affermazione che viene ben spiegata da quello che è il nostro brand purpose Do what you can't, con you sicuramente al centro con la possibilità, grazie ai nostri prodotti, di ottenere risultati che altrimenti non sarebbero stati in grado di raggiungere.”

“Non posso ovviamente rivelare i prodotti del futuro, anche volendo, però ci sono dei punti molto saldi che possono raccontare come sarà la nostra tecnologia del futuro. Sicuramente l’innovazione e la tecnologia del futuro dovrà essere rilevante, quindi dovrà aiutare concretamente il consumatore nella sua quotidianità. Una tecnologia che non aiuta il consumatore è percepita come inutile e quindi non serve, ci vuole inoltre la democratizzazione e l’accessibilità della tecnologia. 30 anni fa l’innovazione era sulla punta della piramide quindi per quelli che noi nel marketing definiamo gli early adopters, oramai l’innovazione è diventata nella pancia del mercato e della piramide ed è diventata per tutti."

"Noi per primi siamo stati i paladini della democratizzazione dell’innovazione tecnologica. Poi deve essere inclusiva, che va di pari passo con l’accessibilità, deve essere predittiva. Questo è un elemento molto importante perché grazie alla tecnologia come per esempio l’artificial intelligence, non solo deve prevedere e assecondare le nostre abitudini, ad esempio Spotify che aiuta a capire quali sono i bravi preferiti, Netflix che indica i film che si vuole vedere, come la nostra lavatrice che grazie ai programmi pre-programmati riesce a riconoscere quale programma si vuole aiutando a prevedere i lavaggio che si vuole fare. Quindi la predittività aiutata dall’ artificial intelligence ci aiuterà a settare quelle che saranno le linee guida dell’innovazione del futuro. In più dovrà anche essere facile e agile, quindi una parola che uso molto seamless, dovrà in modo facile riuscire a gestire e utilizzare questa tecnologia, altrimenti sarà una barriera molto alta che nessuno vorrà superare.”

“Le competenze per il futuro sono molto importanti. Abbiamo appena concluso il nostro terzo e ultimo What’s Next per l’anno in corso e abbiamo parlato anche di formazione, questa è un aspetto molto importante e la stiamo già mettendo in atto da qualche anno grazie al nostro programma di CSR. Noi dobbiamo formare i giovani del domani perché loro dovranno essere in grado di capire, pensare, ascoltare il consumatore e sviluppare quelli che saranno i suoi bisogni del domani, quindi la formazione è inevitabile. Se noi non formiamo i giovani vuol dire che non avremo più l’innovazione che abbiamo sempre portato fino ad oggi sul mercato.”

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