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Pistoletto al GDI: "Le opere puntano alla pace, a Gaza un continuo sterminicidio e un sistema di leonesca predazione"

L'artista Pistoletto, nell'intervista rilasciata al Giornale d'Italia, ha parlato dell'importanza dell'arte e della religione come elementi responsabili nel portare la pace

31 Ottobre 2025

Michelangelo Pistolletto in occasione dell'apertura della mostraUr-Ra. Unity of religions – Responsibility of art”  presso la Villa Reale di Monza ha rilasciato un'intervista al Il Giornale d'Italia in cui ha parlato dell'importanza dell'arte e della religione che sono strumenti per portare pace.

Ci parli di questa iniziativa?

Questa è la mostra dell'arte e della religione, l'arte spiritualità, che assumono la responsabilità di portare la pace, la pace come idea di benessere, che contrasta con l'idea di una sopraffazione dell'uomo sull'uomo, che viene dai tempi antichi e che ha portato anche nelle religioni un contrasto terribile che vediamo oggi portarsi sulle guerre di religioni. La pace viene attraverso una creazione nuova che è portata dall'arte, che vuole unire le religioni e far sì che assumano una responsabilità con una creazione comune che è quella di urna, unione delle religioni, responsabilità dell'arte. Quindi tutto questo per creare una pace preventiva.

Il pensiero cade a questo punto automaticamente su quello che sta succedendo a Gaza?

Quello che sta succedendo a Gaza è qualcosa di molto forte, molto vistoso, molto pesante, ma è il risultato di un continuo sterminicidio che portano le guerre come sistema. E quindi le religioni prendono poi un risalto particolare, ovviamente. E quindi si dimostra come le religioni abbiano una responsabilità di ponte.

Sì, e oltre che religione c'è anche un tema di espansione di territori.

Su quello io non mi voglio mettere a parlare perché non mi metto nella parte né dell'uno né dell'altro. Io sono per trovare l'equilibrio. E quindi c'è un sistema diciamo leonesco di predazione che prevale sempre quando si arriva alle estreme conseguenze del potere. E quindi c'è una predazione che oggi diventa uno sterminicidio umano. In tutte le guerre, non solo in quelle.

Quale delle tue opere rappresenta di più questi elementi?

L'opera è la formula della creazione che produce tre cerchi consecutivi. Nei due cerchi esterni si rappresentano tutti gli elementi diversi e contrapposti. Nel cerchio centrale gli elementi contrapposti si uniscono per creare un elemento nuovo che non esisteva.

Nulla esiste da solo, tutto esiste per connessione e combinazione. Ma la capacità di dominare questa combinazione per non farla diventare conflitto e distruzione è proprio quella di un'arte che deve impegnarsi in una nuova società.

La prossima iniziativa quale sarà?

Andare avanti con l'Italia.

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