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Le Metamorfosi di Isaac Julien dentro Palazzo Te a Mantova

Un'installazione filmica che dà forma alle urgenze contemporanee

27 Ottobre 2025

Mantova, 27 ott. (askanews) - Un'installazione filmica a dieci schermi pensata per Mantova in occasione del cinquecentenario di Palazzo Te e che indaga il tema della metamorfosi, della filosofa, dell'antropologia e dell'ecologia nel mondo contemporaneo. Si tratta di "All That Changes You. Metamorphosis" di Isaac Julien, girato nello stesso palazzo mantovano.

"Il senso di questa operazione - ha detto Stefano Baia Curioni, direttore Fondazione Palazzo Te - è davvero molteplice. Da un lato l'idea che per i 500 anni di Palazzo Te ci fosse un confronto diretto con uno dei più grandi artisti della contemporaneità. Il secondo livello è che è importante che nella relazione con il patrimonio possano generarsi atti creativi nuovi e questa è una testimonianza di questa possibilità".

Julien è uno di quegli artisti che dimostrano come le immagini in movimento siano probabilmente la forma principe del contemporaneo oggi e in quest'opera, che cerca di sovvertire - nelle parole dello stesso artista - "l'egemonia visiva che domina i regimi tecnologici della rappresentazione", compaiono due dee ispirate alla letteratura e anche alla filosofia di Donna Haraway. Dee che viaggiano nel tempo attraverso spazi architettonici, che fanno da sfondo ai diversi momenti temporali.

"Quello che io credo sia straordinario di questo nuovo lavoro di Isaac Julien - ha aggiunto Lorenzo Giusti, curatore della mostra - è la commistione tra immagini, suono e testo. Veramente riverbera all'interno di questa enorme Sala delle Fruttiere di Palazzo Te un significato profondo che ci proietta non solo profondamente all'interno dei problemi del nostro tempo, ma soprattutto ci fa adottare una prospettiva che anche immagina futuri possibili".

E la stessa possibilità di concepire un immaginario alternativo, che vada oltre l'antropocentrismo e apra alla rappresentazione di prospettive non umane, sembra riassumere il contenuto più forte del lavoro, la sua urgente necessità.

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