25 Ottobre 2025
Per quasi tutte le foto si ringraziano ©ABC PLUS (credits), ufficio stampa Capitale Cultura Group (fonte)

Il Vittoriano Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
È stata inaugurata, il 25 ottobre 2025, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, la Mostra degli Esuli Fiumani, Dalmati e Istriani (MEDIF), nello splendido monumento del Vittoriano.
Un racconto unico d’immagini e testimonianze che ricorda il dramma delle foibe e dei 350mila esuli italiani costretti a lasciare la loro terra per conservare la propria identità culturale e storica.
Il Colosseo visto dal Vittoriano Ph. Alessandra Basile
Ottant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la storia degli esuli fiumani, dalmati e istriani trova spazio dentro il Vittoriano, museo che è cuore pulsante e memoria viva della nostra Patria, oggi guidato dalla Direttrice Generale Edith Gabrielli, membro del comitato scientifico della mostra.
Attraverso documenti, fotografie, oggetti e testimonianze dirette selezionati e organizzati da un comitato scientifico multidisciplinare, il percorso espositivo - alloggiato nelle Sale del Grottone e curato dall’architetto Massimiliano Tita - restituisce verità e dignità a una pagina della storia italiana che per troppo tempo è stata taciuta, minimizzata se non quando manipolata.
Il MEDIF Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
Alessandro Giuli ha dichiarato: «Il senso più profondo di questa inaugurazione è il seguente: la memoria viva è la forma più alta di speranza. Senza memoria, una Nazione non è più una comunità. Ma una memoria che si fa cultura, una cultura che si apre al futuro, può ancora unire, guarire, generare fiducia. Che questa mostra sia, per chi la visiterà, un viaggio nel dolore e insieme un atto d’amore verso l’Italia: un’Italia capace di guardare al proprio passato con onestà e al proprio futuro con gratitudine».
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
Renzo Codarin, il Presidente di FederEsuli, ha dichiarato: «Desidero esprimere, a nome di FederEsuli, la più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della Mostra degli Esuli. Si tratta di un momento di grande valore civile e culturale: un omaggio alla memoria degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e, insieme, un’occasione per far conoscere alle nuove generazioni una pagina fondamentale della nostra storia nazionale che oggi si inserisce a pieno in un contesto europeo. Rivolgo un ringraziamento particolare al Ministero della Cultura e alla Direttrice del VivE, Dirigente generale del Ministero della Cultura, dr.ssa Edith Gabrielli per l’ospitalità e la collaborazione, al curatore Arch. Massimiliano Tita, allo staff di Federesuli, a tutti gli studiosi, tecnici e volontari che con competenza e passione hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa, e a tutti coloro che ne hanno condiviso lo spirito del ricordo. La Mostra degli Esuli è un segno concreto di quanto la memoria dell’Esodo continui a vivere, a parlare e a unire gli italiani.»
Il MEDIF Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
Dettaglio non da poco della serata d'inaugurazione di MEDIF, ma anche della mostra che proseguirà nei prossimi mesi, è stata la performance, a cura del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, diretto da Paolo Valerio, di alcuni attori, ben calati, in primis nel vestiario, nei panni di profughi istriani, dalmati, fiumani; i diversi interpreti interagivano con i partecipanti all'evento, come se fossero realmente persone trasposte in quell'epoca con la necessità di condividere la propria sofferenza e le proprie speranze.

Una delle attrici del teatro stabile del FVG Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
IL PROGETTO MEDIF: ORIGINI E SVILUPPO
Il progetto nasce da un’iniziativa della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (con il Coordinamento Adriatico, il Centro di Documentazione Multimediale e l’Associazione Nazionale Venezia, Giulia e Dalmazia), sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cultura. A vent’anni dall’istituzione della Giornata del Ricordo (Legge 30 marzo 2004, n.92) e in considerazione del ruolo altamente simbolico e patriottico rappresentato dal Monumento nazionale di Vittorio Emanuele II a Roma, il Vittoriano, viene portata a compimento la volontà dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: concludere il percorso risorgimentale al Vittoriano con uno spazio dedicato alla memoria, che conduca il visitatore a ripercorrere l’italianità delle terre dell’Alto Adriatico Orientale.
Pensata come luogo vivo, aperto e accogliente, la Mostra degli Esuli Dalmati Istriani e Fiumani (MEDIF) si rivolge in particolare ai giovani e agli studenti, ma accoglie chiunque desideri dialogare con il passato, senza pregiudizi, per costruire una coscienza storica condivisa in un contesto europeo. La storia del confine adriatico non è più soltanto una ferita, ma diventa frontiera di incontro e di dialogo.
Il MEDIF Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
IL PERCORSO ESPOSITIVO NELLA SALA DEL GROTTONE
L’allestimento della mostra, narrativo dinamico e completamente reversibile, è stato concepito per stimolare l’attenzione del visitatore, attraverso variazioni di geometria e prospettiva.
L’esperienza è guidata da due elementi principali: un involucro scuro e materico, che richiama la
densità della storia, e un nastro in acciaio corten, continuo e sospeso, simbolo del viaggio nel tempo.

Il MEDIF Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
Molto ricco il percorso multimediale, con installazioni interattive dai contenuti unici, che documentano gli eventi più importanti, le testimonianze dirette, i nomi e i volti dei protagonisti.
Di grande impatto emotivo è un’installazione simbolica in memoria degli infoibati e di Norma Cossetto: una sedia Thonet, con un monocolo puntato su una rosa rossa tra le rocce.

La Thonet e la rosa rossa tra le rocce Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
La mostra si chiude con una sala multifunzionale destinata a eventi istituzionali, dove campeggia la
bandiera italiana insieme ai gonfaloni di Istria, Fiume e Zara.
Il MEDIF Fonte/credits: ©ABC PLUS, ufficio stampa Capitale Cultura Group
Fra gli ospiti selezionati, oltre al già menzionato architetto e curatore del MEDIF, Massimiliano Tita, anche Francesca Traldi, Segretario generale Federesuli, che ha brillantemente curato l'inaugurazione della mostra, il curatore scientifico di quest'ultima, Prof. Davide Rossi, dell'università di Trieste, il Consigliere della comunicazione per il Quirinale, Giovanni Grasso, il Senatore Maurizio Gasparri, il Presidente della Commissione Cultura camera, Federico Mollicone e Mario Profumi.
L'eccellente catering offerto per l'occasione è stato curato da Le Voilà Banqueting, che ha saputo sottolineare la serata con gusto, qualità e cortesia, insieme alla location che, da sola, fa volare in alto.

La vista dal Vittoriano Ph. Alessandra Basile
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