20 Settembre 2024
Vittorio Verdone, Direttore della Comunicazione nel gruppo Unipol, in occasione della mostra "Picasso lo straniero" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
“Ancora una volta gruppo Unipol a Palazzo Reale a Milano e ancora una volta una mostra su Picasso dopo quella rassegna antologica nel 2012. Ma questa volta, Picasso viene vissuto attraverso un'interpretazione molto originale. “Picasso lo straniero” indaga tramite la curatrice, sulla particolarità che Picasso a Parigi alla fine non è stato mai accettato fino in fondo, è stato considerato uno straniero, addirittura sottoposto a un regime di sorveglianza politico da parte della polizia, il che è una cosa che ha anche inciso sul suo modo di raffigurare persone o situazioni. Qui siamo davanti al manifesto della mostra, realizzata in occasione di un'esposizione fatta in Francia su un festival di ceramica che fu tratto da un piatto come una ceramica con la rappresentazione di “trois visages” , come lo ha chiamato lui, di tre uomini in condizioni completamente diverse: un cittadino integrato, uno straniero che tenta di entrare, uno straniero che ha accettato la sua condizione e cerca di vivere nel miglior modo possibile. Era la condizione di Picasso. Perciò il manifesto reca questa raffigurazione.”
Peraltro una tensione interiore di un uomo che ha vissuto più in Francia che in Spagna..
"Ha vissuto più in Francia che in Spagna, ma all'inizio faceva molto avanti e indietro con Barcellona, soprattutto proprio perché era in una condizione di difficoltà iniziale e non accettazione, individuazione come persona non gradita perché frequentava persone "non gradite", tra cui anarchici, contrabbandieri. Insomma un inizio difficile per il più grande genio dell'arte contemporanea del Novecento. E la mostra è consigliabile perché va proprio ad approfondire questi aspetti e come hanno condizionato la sua arte"
Come nasce la relazione tra Unipol e Picasso, tra Unipol e l'arte?
"Le relazione tra Unipol e l’arte, naturalmente, nasce dal modo di condividere cultura con le persone. Noi siamo un grande gruppo che produce tanto dal punto di vista finanziario assicurativo ma c'è anche un modo di partecipare alla società attraverso la condivisione della cultura e il favorire la conoscenza. Quindi le nostre sponsorizzazioni culturali hanno tutte questo obiettivo. Naturalmente poi è importante che ci sia un riconoscimento e che Unipol sia presente in queste produzioni ma la parte prevalente è proprio questa e cioè quella di proprio l'opportunità alle passioni delle persone."
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