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Sambini (artista): "Human Image Recognition è una mostra che racconta l'idea di algoritmo umano; attraverso questo lavoro mi nutrito visivamente"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Alessandro Sambini, artista della mostra de La Galleria BPER Banca "Human Image Recognition" presso BPER Banca Private Cesare Ponti a Milano

10 Aprile 2024

Alessandro Sambini, artista della mostra de La Galleria BPER Banca "Human Image Recognition", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Questa mostra rappresenta un viaggio prima di tutto per me, nel senso che io attraverso questo lavoro riesco a capire di che cosa mi sono nutrito visivamente tutta la mia vita, e quindi ogni quadrato in realtà è un modo per scoprire che avevo anche quella cosa lì in testa.

Il concetto di Human Image Recognition è un avvicinamento all'idea di algoritmo di image recognition, un avvicinamento, appunto, umano. L'umano sono io. Quando guardi le nuvole, le nuvole non hanno una forma e tu ne attribuisci una arbitrariamente. Pensare di guardare una fotografia di palme o di una barca e non vedere che è una barca è più arbitrario e anche più difficile, ma è l'unica maniera per potermi veramente avvicinare a questa metodologia. Perché un algoritmo, una cosiddetta intelligenza artificiale, termine ovviamente ombrello, non è in grado di comprendere fino in fondo, non è in grado di comprendere quello che sta guardando. Etichetta, ordina, cataloga per un'esigenza che ancora è da definire. Per questo la prima operazione per me è proprio guardare una fotografia in realtà per me perfettamente nota e decodificabile a più livelli, e dimenticarmi completamente di quello che sto vedendo, iniziando una lettura diversa.

L'intuizione nasce casualmente dopo un viaggio di esplorazione delle tematiche legate all'intelligenza artificiale a Boston, dove ho parlato con diversi scienziati per cercare di capire cosa stessero creando e se avessero un'idea sul futuro di quello che stavano creando. E la visione non era ancora così granitica, ferma e chiara: da parte loro c'era un'elevata dose di indecifrabilità, soprattutto sugli output di questi meccanismi di lettura del visibile. A un certo punto semplicemente mi sono messo a far quadrati sulle pubblicità che trovavo nelle riviste e mi sono reso conto che a differenza di un algoritmo potevo scegliere che senso avesse l'idea di percentuale: cosa vuol dire il 90% per me E cosa vuol dire anche la scala da 0 a 100, una scala puramente arbitraria. Ho dunque inserito anche una variabile più umorale all'interno di questa variabile in realtà matematica. E poi cosa vedo? Mi son reso conto che naturalmente un lago per me poteva essere anche il mare, che una collina poteva essere un vulcano, e che una ringhiera di marmo poteva essere un'infilata di camini. Quando mi sono reso conto di questo ho trovato interessante le possibilità di esplorare tale sistema.

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