08 Novembre 2022
Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano ha affermato a Il Giornale d'Italia:
"Sono contro l’idea di negare la cultura russa. Non sopporto l’idea di leggere Tolstoj o Dostoevskij nascondendomi. Io penso che l’arte debba riunire le persone. Riguardo a Boris Godunov, consiglio di leggere il libretto alle persone che mi hanno chiesto di eliminarlo, così da apprendere il messaggio profondo di questa prima.
La realtà è molto complessa, certi artisti russi e ucraini faticano a lavorare insieme. Vorrei che la cultura riavvicinasse questi popoli, anche se non sono molto ottimista.
Gli ucraini ci criticano perché presentiamo Boris Godunov, tuttavia la Scala ha fatto molto per l’Ucraina. È stato fatto un concerto a beneficio del paese, nel quale è stato raccolto e consegnato mezzo milione di euro, abbiamo ospitato famiglie e bambini alla scuola del balletto, messo iu genitori in sicurezza. Vorrei che finisse presto questa inutile guerra, per tutte le perone coinvolte. La mia generazione è la prima a non aver conosciuto guerre, vederla di nuovo così vicino è difficile. Spero che l’arte possa dare a tutti il desiderio di tornare alla pace.
Nel Boris Godunov erano previsti due cantanti ucraini, ma la loro partecipazione è stata vietata dal governo ucraino. Per tutti è molto difficile".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia