19 Settembre 2022
L'Italia è un paese dove è impossibile non imbattersi, di tanto in tanto, in meraviglie dimenticate del passato. Questo è quanto è avvenuto a Ponza, in cui i sommozzatori della Guardia di Finanza hanno riportato alla luce, dopo millenni nelle profondità del mare, alcune lastre decorative della imponente villa romana che un tempo si affacciava sul mare della bellissima isola. Una scoperta straordinaria: sarebbero le uniche testimonianze in grado di permetterci di capire come era decorata la villa in origine.
Le lastre, in origine, ricoprivano dunque l'intera villa sul lungomare; è probabile che siano in seguito precipitate in mare, rimanendo per duemila anni sepolte nei fondali di brecciolino tipici di Ponza, a sette metri di profondità. Fino all'operazione dei sommozzatori, che hanno ritrovato i frammenti delle lastre riuscendo a ricomporle perfettamente. In questo modo, abbiamo una idea chiara delle decorazioni che un tempo ornavano la villa. Il video qui presentano ritrae proprio gli uomini della Finanza intenti a scavare tra i fondali sabbiosi alla ricerca dei frammenti, poi ripescati sulle navi.
La villa risale all'epoca dell'imperatore Augusto, dunque nella seconda metà del I secolo a. C.; apparteneva probabilmente a un congiunto della famiglia imperiale o comunque a un membro del governo. Certamente doveva essere un individuo eccezionalmente potente e facoltoso.
Chiara Del Pino, archeologa della Soprintendenza responsabile del patrimonio subacqueo, spiega l'eccezionalità della scoperta: "Queste lastre sono l’unica testimonianza della decorazione originale di questa villa che dobbiamo immaginare spettacolare. Era una villa marittima di grandi dimensioni con una scenografia che sfruttava gli elementi naturali del terreno del promontorio e aveva una serie di discese verso il mare." Motivi decorativi che seguivano l'archetipo della "donna-fiore", e che ha aiutato gli archeologi a datarne la costruzione.
Ancora una volta, l'archeologia ci permette, attraverso pochi reperti che riemergono misteriosamente dal tempo, di godere di squarci meravigliosi del passato.
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