06 Agosto 2022
Una canzone straordinaria, quella degli Orchestral Manoeuvres in the Dark, dedicata al USAAF B-29 Superfortress che sganciò la prima atomica della storia, la Little Boy, su Hiroshima, uccidendo decine di migliaia di innocenti. Nonostante il tema "serio", il testo ambiguo ed enigmatico e l'arrangiamento bizzarro, la canzone divenne una hit longeva e adorata: la combinazione di ritmo serrato, canto marziale e melodia dei synth anticipò la tendenza del synth-pop e della new-wave, aprendo la strada a nuovi stili.
Enola Gay, la hit degli OMD sulla bomba atomica
Enola Gay è il nome della madre di Paul Tibbets, il pilota dell'aereo che, in quel fatale 6 agosto, distrusse Hiroshima. Andy McCluskey, leader della band, costruisce a partire da questa strana nomenclatura una testo metaforico: "Enola Gay, saresti dovuta restare a casa"... e poi: "I giochi a cui giochi / porteranno a qualcosa più che lacrime, un giorno". Prende in giro Tibbets: "Enola Gay / la mamma è fiera del piccolo ragazzo (Little Boy) oggi?", quasi a dare del "mammone" all'uomo che portò a termine la carneficina. Certamente la canzone è critica: "Non sarebbe mai dovuta finire così".
Il pezzo ebbe un successo enorme. Schizzò sulle classifiche, mentre la critica elogiava l'arrangiamento di classe, l'uso del synth, la melodia frizzante e il ritmo vivace. Divenne uno standard per la musica popolare a venire: non ha caso è uscita nel 1980, aprendo la strada alle sonorità degli 80'.
Nonostante le allusioni, sottili ma chiare, venne da molti considerata un inno gay. Per questa ragione, ricevette persino delle censure, e tutt'ora è una canzone amatissima dalla comunità arcobaleno.
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