23 Giugno 2022
Silvia Foschi Responsabile Patrimonio Storico Artistico e Attività Culturali Intesa Sanpaolo, in occasione della mostra ‘Restituzioni’ inaugurata oggi alle Gallerie d’Italia di Napoli a Il Giornale d’Italia ha raccontato aneddoti e curiosità che coinvolgono le opere in mostra:
“Questo percorso copre un arco cronologico di ventisei secoli: troviamo espressioni artistiche che vanno dal VI secolo a.C., come i bellissimi specchi bronzei ritrovati negli scavi della Locride, fino alla Campana di Minolfi”
“Sono 80 nuclei di opere per un totale di 231 pezzi e ciascuno di questi racconta una storia. Ci sono storie particolari come quella della Piccola Pace di Otricoli in avorio che è caduta tra gli scanni del coro della chiesa e nessuno l’ha mai ritrovata finché non si è restaurato il coro. Questo avvenimento l’ha però preservata tanto che la statua conserva la sua policromia originaria. Sono storie di devozione, alcune che ci fanno sorridere, come la scoperta che il panno che copre il Gesù bambino della Madonna di Bronzino di Capodimonte è stato aggiunto in un secondo momento. Ci sono poi storie che riguardano gli uomini, il grande Napoleone ad esempio, ma anche storie che raccontano donne: quelle anonime che usavano per specchiarsi gli specchi di cui parlavo prima, quelle sante, come S. Rita e S. Apollonia, ma anche un’imperatrice come Teresa Cristina del Brasile, la quale portò in dote a Brasile molti pezzi della collezione borbonica. Abbiamo ad esempio restaurato uno di questi pezzi: un affresco di Pompei che è stato devastato dal terribile incendio che nel 2018 ha distrutto il Museo Nazionale di Rio de Janeiro”.
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