23 Dicembre 2025
Roma, 23 dic. (askanews) -"Alcune patologie renali hanno una componente familiare, ma la maggior parte no. Abbiamo individuato quattro fattori predisponenti da monitorare fin dalle fasi iniziali: obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete. La malattia renale non riguarda solo dialisi o trapianto: aumenta il rischio di morte per cause cardiovascolari e complica la gestione quotidiana del paziente, perché molti farmaci devono essere evitati o dosati con cautela e anche esami di routine, come quelli con mezzo di contrasto, possono diventare problematici. Per questo è fondamentale intercettarla precocemente". Lo ha detto Massimo Morosetti, presidente della Fondazione Italiana Rene (FIR), intervenendo a Talk Salute di Urania News. "Lo stile di vita è parte integrante della terapia: contrasto all'obesità, stop al fumo, corretta alimentazione e attività fisica devono iniziare presto, soprattutto nei giovani. Il medico di medicina generale è centrale nell'individuazione e nella gestione del paziente, in un dialogo costante con il nefrologo". Morosetti segnala infine un cambio di passo sul piano istituzionale: "L'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto la malattia renale cronica come prioritaria, alla Camera è in discussione una legge sulla prevenzione nei soggetti a rischio e il Ministero ha varato un PPDTA che mette la prevenzione nero su bianco. Investire oggi significa evitare accessi tardivi con necessità di ricorso alla dialisi e risparmiare domani, in termini di salute e risorse".
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