04 Dicembre 2025
5 giovani nordafricani tra i 15 e i 22 anni sono stati arrestati a Milano, città che assomiglia sempre più “a una banlieue o ad una favelas”. Secondo la Polizia, il gruppo sarebbe responsabile di una serie di rapine e scippi lampo nelle stazioni della metropolitana, dove le vittime venivano aggredite, colpite di sorpresa e derubate delle collane d’oro in pochi secondi. Gli investigatori hanno ricostruito diversi episodi avvenuti tra Caiazzo, Pasteur e la zona di Greco Pirelli, tutti caratterizzati da rapidità, violenza e colpi portati a segno in movimento.
La nuova indagine della Polizia di Stato riaccende l’attenzione sulla sicurezza del trasporto pubblico milanese, teatro negli ultimi mesi di una catena di furti violenti. Gli inquirenti descrivono un modus operandi estremamente veloce: i rapinatori si muovevano tra corridoi, banchine e sottopassaggi, scegliendo passeggeri distratti o isolati e strappando loro le collane per poi sparire in pochi istanti.
La svolta fondamentale nelle indagini è arrivata il 21 novembre, quando 2 22enni sono stati fermati con l’accusa di aver strappato la collana a un ventenne nella stazione di Caiazzo, sulla linea M2. Il colpo era stato messo a segno appena il giorno precedente, e grazie ai filmati e alle testimonianze raccolte, gli agenti sono riusciti a individuarli rapidamente.
Nel corso della settimana è stata poi notificata un’ordinanza cautelare ad altri tre giovani — di 15, 20 e 22 anni — accusati di aver agito lo scorso 21 agosto alla fermata Pasteur della M1. In quella occasione, secondo la ricostruzione degli investigatori, il gruppo avrebbe aggredito un uomo di 38 anni con calci e pugni per portargli via la collana, per poi colpire una 24enne pochi attimi dopo.
Non soddisfatti, nelle ore successive i giovani avrebbero preso di mira anche un 22enne alla stazione ferroviaria di Greco Pirelli: nel tentativo di recuperare il proprio gioiello, la vittima venne scaraventata a terra, riportando lesioni giudicate guaribili in un mese.
Un elemento significativo è emerso durante le verifiche: uno dei 3 destinatari dell’ordinanza cautelare è lo stesso giovane finito in manette il 21 novembre per il colpo di Caiazzo. Un ritorno in arresto dopo appena dieci giorni, che per la Polizia conferma la serialità delle condotte e l’alto grado di pericolosità del gruppo.
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