17 Settembre 2025
In Consiglio comunale di Genova quello che doveva essere un minuto di raccoglimento in memoria di Charlie Kirk si è trasformato in urla e offese incrociate, tra maggioranza e opposizione, dopo che al culmine del botta e risposta Claudio Chiarotti, consigliere comunale del Pd, ha detto alla capogruppo Fratelli d'Italia Alessandra Bianchi "Vi abbiamo già appeso per i piedi una volta".
È accaduto oggi, 17 settembre, nell'aula rossa di Tursi, durante una seduta nella quale i partiti di centrodestra di minoranza hanno voluto osservare un minuto di silenzio per commemorare Charlie Kirk, l'attivista conservatore ucciso lo scorso 10 settembre con un colpo di fucile mentre teneva un comizio alla Utah Valley University. La seduta dunque si era aperta coi consiglieri di minoranza che si sono alzati in piedi, tenendo in mano fogli con la scritta "Prove me wrong" ("Dimostrami che ho torto") inventato proprio da Kirk. La decisione è stata subito osteggiata dal consigliere della Lista Salis Filippo Bruzzone, alle cui parole ("Avete fatto una cosa illegittima e ve ne assumete la responsabilità") ha prontamente risposto proprio la consigliera Alessandra Bianchi: "Una cosa che non riconoscete è illegittima? Ma per cortesia. Preoccupatevi di cosa c'era scritto su quel proiettile [il riferimento è all'attentato contro Kirk, ndr], che siete entrati qua cantando 'Bella ciao' ". E a quel punto che il consigliere dem Chiarotti salta in piedi e lancia una frecciatina citando affatto velatamente l'impiccagione di Benito Mussolini: "Non dire ca**ate, vi abbiamo già appeso per i piedi una volta". Una frase detta fuori microfono ma comunque registrata dall'audio del Consiglio comunale.
Poco dopo le reazioni, a partire dalla stessa Bianchi che ha definito l'episodio "di una gravità inaudita". Quindi Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova: "Manifesto la mia costernazione per quanto accaduto. Ci attendiamo come minimo le scuse del consigliere Chiarotti, se non le dimissioni". La seduta è stata sospesa per poi convocare una riunione dei capigruppo. Al rientro si è espressa la sindaca Salis affermando di dissociarsi dalle frasi pronunciate da Chiarotti. "Sono andato sopra le righe (...) mi sembra evidente che la mia affermazione non era riferita a nessuno in quest'aula. Era dovuta al momento (...). Voglio dirlo serenamente: non penso che qua dentro ci siano dei fascisti".
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