15 Luglio 2025
Novità sul delitto di Garlasco: sono state diffuse delle nuove intercettazioni choc di Andrea Sempio, risalenti al 2017. Nei file audio, l'indagato dell'inchiesta riaperta qualche mese fa parla di Michele Bertani, suo amico d'infanzia che si è suicidato nel 2016. Nei suoi confronti, Sempio ha usato toni duri, ma allo stesso tempo delusi e tristi: "Che caz*o ti impicchi? Tanto ora sei morto, porca tro*a".
Intercettazioni inedite sono emerse sul caso Garlasco. Il protagonista è Andrea Sempio, di nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. Dieci anni dopo il delitto, nel 2017, per la prima volta il caso ha visto una riapertura con un'indagine nei suoi confronti, poi chiusa dopo qualche mese.
Proprio per questo motivo, oggi possiamo ascoltare dei brevi stralci di due conversazioni che ha avuto nella sua auto, intercettate da una cimice nascosta nella vettura. In entrambi, diffusi in esclusiva dalla trasmissione Quarta Repubblica, Sempio parla del suo amico di infanzia Michele Bertani, morto suicida solamente l'anno prima.
In una delle due conversazioni, sembra parlare al telefono con qualcuno della morte dell'amico: "Da 0 a 18 anni è stato il mio più grande amico. Tutte le cazza*e" le abbiamo fatte insieme, tutte le cose le facevamo insieme, ci vedevamo tutti i giorni. Poi, un annetto fa, Michele si è impiccato... che caz*o".
Nell'audio successivo, Sempio sembra parlare da solo: i carabinieri non hanno mai trascritto la conversazione negli atti perché, secondo loro, consisteva di "argomenti non rilevanti". Il monologo pare accusare Michele Bertani e la sua scelta di togliersi la vita: "Con tutte le robe che potevi fare nella tua vita, proprio impiccarti... Minch*a, vattene in comunità. Te ne andavi in comunità... Sarà brutto, però dalla comunità ne esci. Io non posso dire un caz*o perché io non è che ti ero vicino, ma porca tro*a, che caz*o ti impicchi a fare? Già che ti sei impiccato, adesso che caz*o hai ottenuto? Sei morto, porca tro*a".
Poco prima di suicidarsi, nel 2016, Michele Bertani aveva scritto un post su Facebook, in cui ha riportato alcuni versi di una canzone del gruppo musicale rap Club Dogo: "La verità ste nelle cose che nessuno sa, la verità nessuno mai te la racconterà". Un particolare che non è passato inosservato, dato che il post è stato scritto solo qualche settimana dopo la condanna definitiva a 16 anni di reclusione di Alberto Stasi.
Gli inquirenti puntano ora sulla cerchia di amici di allora di Andrea Sempio, concentrandosi anche su Michele Bertani, il cui suicidio rimane apparentemente senza una motivazione. Solamente ipotesi per ora: problemi di salute mentale, ma anche senso di colpa per fatti compiuti personalmente, per segreti condivisi con Sempio oppure per conoscenze collegate al delitto di Chiara Poggi.
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