03 Luglio 2024
A Vercelli la polizia ha scovato la banda che truffava persone anziane, allarmandole con la notizia di un incidente, mai avvenuto, di un famigliare. La banda operava in varie province e sono state accertate decine di casi di truffa.
La polizia di Stato di Vercelli aveva avviato un’operazione denominata "Caronte" nell’aprile 2023, diretta dal Sostituto Procuratore Rosamaria Iera, al seguito delle denunce di varie vittime, soprattutto anziani. Nelle segnalazioni raccontavano di aver ricevuto una falsa telefonata da un appartenente alle forze dell’ordine, da un avvocato o addirittura da un familiare. Nella chiamata ricevevano l’allarmante notizia dell’incidente stradale di un famigliare, chiaramente fittizio, ed era loro richiesta una somma di denaro per evitare che incorressero in conseguenze giudiziarie o di salute. La consegna della somma era detta essere molto urgente e, qualora la vittima non fosse stata in grado di raggiungere l’intero ammontare, i truffatori chiedevano di consegnare tutti gli averi di famiglia, ori e monili, per compensare.
L’associazione a delinquere, composta per la maggior parte da nomadi polacchi, ha commesso almeno 27 casi di truffa nelle province di Vercelli, Novara, Biella, Lodi, Alessandria, Pavia, Varese, Como, Milano e Monza. I membri della banda svolgevano la mansione sia di telefonisti, che contattavano gli anziani con le preoccupanti notizie, sia di finti incaricati, che si presentavano alle porte delle vittime come appartenenti alle forze dell’ordine, avvocati o come famigliari. Risulta che il totale del bottino ammonti a oltre 400mila euro. L’indagine ha dato buoni frutti: i poliziotti della Squadra Mobile di Vercelli, guidati da Manuel Pirone, con l’aiuto dei colleghi delle Squadre Mobili di Piemonte e Valle d’Aosta e coordinati dal Servizio Centrale Operativo, hanno eseguito 14 misure cautelari in carcere disposte dalla Procura di Vercelli.
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