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Milano, Liceo Parini occupato da 400 studenti "contro genocidio Gaza e riforme": preside contro la manifestazione barricato nell'edificio - VIDEO

La protesta degli studenti in seguito agli episodi delle "manganellate" di Pisa e Firenze. Il preside: "Sono prigioniero politico"

04 Marzo 2024

A Milano, il liceo classico Parini è stato oggi occupato da oltre 400 studenti che hanno bloccato l'entrata della scuola, in vista dello sciopero studentesco dell'8 marzo, noto anche come "lotto marzo". Questa mattina, il Collettivo Rebelde ha effettuato un blitz in via Goito, riuscendo a occupare la scuola e avviare un programma di autogestione. Nonostante i tentativi di alcuni professori e di un gruppo di studenti di seguire le normali lezioni e di svolgere i test Invalsi previsti per la giornata, gli occupanti hanno mantenuto il controllo dell'istituto.

Alcuni momenti di tensione sono emersi all'ingresso del liceo, quando i docenti hanno cercato di superare il blocco degli studenti. Il preside Massimo Nunzio Barrella, dichiarandosi contrario all'iniziativa, è riuscito ad entrare, annunciando la sua intenzione di dormire nella scuola durante l'occupazione. Poco dopo il blitz, Barrella si è affacciato dalla finestra sopra l'entrata, spiegando di essere "prigioniero politico" mentre alcuni studenti che non hanno accettato l'occupazione erano riuniti sotto.

Milano, Liceo Parini occupato da 400 studenti "contro genocidio Gaza e riforme": preside pro-manifestazione barricato nell'edificio

Le richieste degli occupanti sono di due tipologie: da un punto di vista scolastico, gli studenti protestano "contro le recenti riforme del ministro Giuseppe Valditara", e vorrebbero il cambio del nome del ministero dell'Istruzione e del merito. Secondo gli studenti, infatti, il termine "merito" rifletterebbe "un'idea di scuola individualista e competitiva, misurando il valore di una persona in numeri". Rivendicano inoltre maggior sostegno psicologico, una revisione del Pcto (ex alternanza scuola e lavoro) e più attualità tra i banchi.

Invece, da un punto di vista più "ideologico", tra i punti sollevati dagli occupanti vi sono il conflitto israelo-palestinese, riguardo al quale si schierano a favore dei palestinesi e quindi contro il genocidio a Gaza, e gli episodi di "manganellate agli studenti" avvenuti a Pisa e Firenze.

Il commento del preside 

Il preside Massimo Nunzia Barrella, a poche ora dall'episodio ha commentato: "Per me l’occupazione è un atto di fascismo. È una manifestazione violenta e antidemocratica. Una minoranza che impone la propria volontà alla maggioranza è il contrario della democrazia. Se impedisci con la forza a qualcuno di entrare in un liceo sei un violento. Queste cose non devono finire a pacche sulle spalle, non bisogna essere ambigui ma chiari su questo punto. Forse a dire prigioniero politico ho esagerato, ma tutto il resto lo penso. Per me l’occupazione è un atto di fascismo e il fascismo non attecchirà mai al Parini. La stragrande maggioranza degli studenti e tutti i professori volevano entrare e gli è stato impedito. Hanno permesso a me di entrare, ho trovato le barricate all’inizio delle scale e ho lanciato via un banco per passare. Ho avvisato le forze dell’ordine e ho chiesto di identificare gli esterni. Poi ho incontrato i rappresentanti di istituto

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