19 Luglio 2023
A distanza di poco più di un anno dalla querela di Claudio Baglioni nei confronti di "Striscia la Notizia", il celebre tg satirico ha ottenuto una significativa vittoria legale grazie a una sentenza emessa dal Gip di Monza, Elena Sechi. La controversia era scaturita in seguito alla pubblicazione del libro "Tutti poeti con Claudio. Dispensa essenziale per il poeta moderno", dove il cantautore veniva accusato di plagio.
Nel maggio del 2022, "Striscia la Notizia" ha reso disponibile sul proprio sito web l'e-book in questione, che prendeva di mira Claudio Baglioni mettendo a confronto i testi delle sue canzoni con quelli di importanti opere di autori come Oscar Wilde, Cesare Pavese e Francis Scott Fitzgerald, tra gli altri. In risposta a tali accuse, il cantautore ha presentato una denuncia per diffamazione nei confronti di Antonio Ricci, il creatore del programma, nonché dei conduttori Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Gerry Scotti e dell'inviato Mago Casanova.
Pochi giorni dopo la denuncia di Baglioni, il Gip aveva emesso un provvedimento di sequestro del libro, ritenendo che fosse "in parte non veritiero, in parte frutto di una manipolazione". Secondo la sentenza del giudice, le frasi contestate da Baglioni appartenevano ad autori ormai deceduti da oltre 70 anni, privi quindi del diritto d'autore, o erano "di uso talmente comune da far dubitare che godano del diritto d'autore". In quel momento, Antonio Ricci aveva difeso il suo programma in un'intervista dichiarando: "Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti -ha detto al Corriere- I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione. È una questione di libertà. Tutto si può toccare, tranne il divino Baglioni? E no! La satira è essenziale nel vivere civile. Tutto quello che c'è nel libro è vero. E poi non lo abbiamo accusato di plagio, ma più elegantemente di amnesia verso le fonti".
Riguardo alla recente sentenza del GIP di Monza, gli avvocati Andrea Pietrolucci e Gabriele Minniti, difensori di Claudio Baglioni, hanno sottolineato che la Procura ha riconosciuto la sussistenza del reato di diffamazione e ha sequestrato la versione digitale del libro e le registrazioni delle puntate incriminate di "Striscia la Notizia". Inoltre, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ad Antonio Ricci e agli altri indagati. Tuttavia, l'accusa di stampa clandestina è stata esclusa e l'archiviazione è stata disposta solo in relazione a tale aspetto.
"Striscia la Notizia" ha diffuso una nota ufficiale per commentare la recente sentenza, affermando: "È una prima vittoria per Striscia la Notizia in questa nuova querela con il cantautore romano. In attesa che Antonio Ricci e gli altri imputati nella causa per diffamazione possano far valere le proprie ragioni anche questa volta, ricordiamo che Claudio Baglioni già in passato aveva denunciato il papà del tg satirico per ben due volte, ma sempre senza successo, poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la Notizia".
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