29 Marzo 2023
"Lo stop alla cessione del credito fiscale e dello sconto in fattura arresterà il processo di Transizione Energetica del nostro Paese. Rete IRENE non chiede di ripristinare il meccanismo del Superbonus 110 ma fa delle proposte per migliorare il sistema incentivante del settore", questi i termini con cui Rete IRENE si fa portavoce proattivo per un’attività migliorativa della normativa del settore edilizio, evidenziando le criticità dello stop alla cessione del credito e portando delle proposte per migliorare il sistema incentivante del settore.
Trezzano sul Naviglio, un condominio nella piena periferia della Città Metropolitana di Milano. Un intervento di oltre 5 milioni di euro in fase di realizzazione, in un cantiere inaugurato a novembre 2021, il cui termine è previsto per il primo autunno. 90 famiglie che, a detta del Presidente Manuel Castoldi, si troveranno con un salto di classe di 6 o 7 classi energetiche. "Senza dubbio un lavoro di rinnovamento energetico profondo con una riduzione del fabbisogno energetico primario di 65 punti percentuali. Un intervento che ha abbracciato sia l'involucro sia gli impianti, una riqualificazione energetica integrata, a seguito della quale si svilupperanno benefici nel lungo periodo. Il fabbricato partiva da una classe energetica E, si trova ora ampiamente a norma secondo la direttiva UE".
Grazie al rinnovamento energetico è stata fatta anche una riqualificazione urbanistica importante, perché anche la parte architettonico-estetica è fondamentale nel momento in cui l'intervento è completo e integrato.
Il vantaggio per le famiglie e il costo delle future bollette? Si stima un risparmio di 1200, 1300 euro per famiglia annui, rispetto ai consumi e ai costi ante intervento. Un intervento con una valenza sociale.
La direttiva UE Case Green non deve essere vista come un obbligo o un'imposizione, o una patrimoniale. Una grande opportunità e una grande occasione per incidere sui consumi degli edifici, dare sostegno alle famiglie , chiedere un riordino dei bonus edilzi. Reintrodurre il tema della cessione del credito e dello sconto in fattura, elemento basilare per quesi interventi.
Prosegue Castoldi: "Parte altrettanto fondamentale è pensare di iniziare a lavorare nei prossimi anni a incentivare e supportare dal punto di vista fiscale e finanziario non tutti, non deve essere un liberi tutti, ma un intervento mirato per gli edifici energivori, che risiedono in classe G, F ed E. Nei prossimi 10 anni penseremo agli altri edifici. In questo modo si può pensare ad una visione strategica di politica nazionale e di sostenibilità degli interventi nel rispetto delle caratteristiche della finanza pubblica. Nessuno vuole sperperare denaro, ma va investito correttamente. Questo è un esempio classico di un investimento anche tramite corrette risorse di finanza pubblica perché ci sarà un ritorno per le famiglie e anche per l'intero Paese".
In Rete IRENE sottolineano come il provvedimento del Governo non faccia che rafforzare il clima di incertezza tra i committenti e un conseguente rischio di abbadano dei cantieri già iniziati. Dato l'assunto che l'efficienza energetica sia alla base di un'economia sostenibile, Rete IRENE chiede, in ultima analisi, di riconoscere il ruolo della cessione del credito per l’efficacia delle politiche di stimolo, come incentivo alla riqualificazione edilizia, verso un beneficio per l'intero sistema Paese.
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